Inchiesta Poliarma, Gandola (FI): Adesso si vada fino in fondo”

CAMPI BISENZIO – “Appaiono oltremodo gravi le irregolarità riscontrate nell’ambito dell’inchiesta Poliarma. Adesso la Magistratura vada avanti spedita fino in fondo accertando la verità e l’inchiesta non si dimostri l’ennesima bolla di sapone”. Si  esprime così Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia, che dopo la diffusione della notizia della chiusura delle indagine in merito […]

CAMPI BISENZIO – “Appaiono oltremodo gravi le irregolarità riscontrate nell’ambito dell’inchiesta Poliarma. Adesso la Magistratura vada avanti spedita fino in fondo accertando la verità e l’inchiesta non si dimostri l’ennesima bolla di sapone”. Si  esprime così Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia, che dopo la diffusione della notizia della chiusura delle indagine in merito all’inchiesta Poliarma, ha portato il tema in consiglio comunale presentando Un’interrogazione alla quale ha risposto l’assessore Salvi. Nel 2014, invece, c’era stata la prima interrogazione “dopo la quale – continua Gandola – non si è saputo più nulla fino a quando, nell’ottobre 2015, è stata diffusa la notizia dell’avviso di garanzia all’ex sindaco Chini che durante il suo mandato aveva la delega all’urbanistica. Il tema è poi tornato alla ribalta della cronaca nella scorse settimane quando lo stesso Chini ha informato di aver ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini”. E ancora: “L’assessore Salvi ha fatto una puntale ricostruzione della vicenda, nella quale risultano indagati anche due dipendenti del Comune, uno con profilo D1 e un dirigente che ora presta servizio in un settore diverso da quello dell’urbanistica. Non solo perchè l’assessore Salvi ha anche precisato con chiarezza quali siano i contorni dell’inchiesta alla quale due agenti della Polizia Municipale, dal novembre del 2015 a febbraio di quest’anno, hanno cooperato nella ricostruzione dei fatti. Da tutto ciò è emerso come sussista una grave discrepanza fra quanto scritto in cartografia e quanto effettivamente realizzato sui terreni della ex Tintoria Magni a Sant’Angelo a Lecore. Per di più, sempre l’assessore Salvi ha informato il consiglio comunale che attualmente risulta sottoposta a sequestro l’area del parcheggio realizzato proprio nel mezzo della cassa di espansione. Questa ennesima inchiesta dimostra come ancora oggi, dopo gli scandali del 2007 che portarono il nostro Comune alle elezioni anticipate, la gestione urbanistica dell’ente continui a essere poco chiara e nebulosa. Adesso chiediamo alla Magistratura di andare avanti spedita nell’accertare la verità e ci auguriamo che tutto ciò non si dimostri l’ennesima bolla di sapone. Nel prossimo consiglio comunale formalizzeremo la richiesta di istituire una commissione di indagine interna essendo salito il nostro Comune troppo spesso agli oneri della cronaca per vicende analoghe mai chiarite nemmeno a noi consiglieri con la dovuta trasparenza”.