Inceneritore: le reazioni di politica, associazioni ambientaliste e “Mamme”

SESTO FIORENTINO – Reazioni a catena sulla decisione odierna del Tar sulla questione inceneritore. Non solo dalla Piana ma anche dalla città. Il primo a prendere la parola è stato il sindaco di Firenze Dario Nardella: “Come sindaco della Città metropolitana interessata da questa sentenza del Tar, mi riservo di analizzare anche con i miei tecnici […]

SESTO FIORENTINO – Reazioni a catena sulla decisione odierna del Tar sulla questione inceneritore. Non solo dalla Piana ma anche dalla città. Il primo a prendere la parola è stato il sindaco di Firenze Dario Nardella: “Come sindaco della Città metropolitana interessata da questa sentenza del Tar, mi riservo di analizzare anche con i miei tecnici in modo dettagliato la sentenza: a una prima lettura si rileva anche molto facilmente che il Tar conferma alcuni punti significativi legati all’impianto”. “Fossi nei promotori dei ricorsi, molti dei quali sono stati rigettati, – ha aggiunto Nardella – leggerei molto bene la sentenza. Per tutto il resto, nelle prossime ore, daremo una valutazione più attenta e ci confronteremo anche con gli altri enti istituzionali a partire dalla Regione Toscana”. Di parere ovviamente opposto i consiglieri regionali di Sì Toscana Tommaso Fattori e Paolo Sarti: “Accogliamo con enorme soddisfazione la notizia dell’accoglimento da parte del Tar del ricorso delle associazioni, dei comitati e del Comune di Sesto Fiorentino sulla realizzazione dell’inceneritore di Case Passerini, annullandone l’autorizzazione unica; è una vittoria per l’ambiente e la salute di tutti gli abitanti della Piana”. “In sintesi – si legge in una nota – si sancisce che sono state forzate le normative, che per realizzare eventualmente l’inceneritore prima si deve fare il parco della Piana, così come da protocollo d’intesa, e che il progetto degli impianti contrasta con gli strumenti urbanistici del Comune di Sesto, illegittimamente non coinvolto in un accordo di copianificazione”. Sulla stessa lunghezza d’onda Wwf Toscana, Italia Nostra e Forum Ambientalista, che “ritengono che l’importante decisione del Tar della Toscana, costituisca motivo di definitivo abbandono dell’impianto di incenerimento”. E ancora: “Si tratta di un progetto che è stato materia di dure contestazioni da parte delle associazioni ambientaliste, dei comitati e dei residenti della Piana affinché si vada rapidamente verso soluzioni alternative che siano rispettose dei diritti dei cittadini e dell’interesse pubblico ad una migliore gestione del ciclo dei rifiuti oltre che alla legalità dell’azione amministrativa”. “La sentenza – dicono infine le Mamme no inceneritore – riporta la volontà delle comunità locali al centro delle decisioni sul futuro di Firenze e degli altri comuni della Piana e respinge, nettamente, il tentativo della Città metropolitana di arrogarsi poteri che non ha. Quella di oggi è la sconfitta dell’arroganza dell’amministrazione di Firenze che voleva imporre le proprie decisioni su un territorio non suo; è la sconfitta degli amministratori di Quadrifoglio e dei loro soci emiliani di Hera con la loro visione distorta della gestione rifiuti, orientata al business dello smaltimento e non all’attività di recupero materiali.  Riteniamo che l’importante decisione costituisca motivo di definitivo abbandono dell’impianto di incenerimento e di avvio rapido del percorso verso soluzioni alternative che siano rispettose dei diritti dei cittadini e dell’interesse pubblico”.