Inceneritore, Fabbri: “Con le parole di Cellai, la destra ha gettato la maschera”

CAMPI BISENZIO – “Fratelli d’Italia si schiera per l’inceneritore di Case Passerini, facendo un salto indietro di 20 anni. Ecco il vero volto della destra: contro l’ambiente e contro l’innovazione. Noi dobbiamo puntare sull’economia circolare, il riciclo e il riuso, non su vecchie pratiche inceritoriste”: queste le parole di Leonardo Fabbri, candidato sindaco sostenuto da Pd, […]

CAMPI BISENZIO – “Fratelli d’Italia si schiera per l’inceneritore di Case Passerini, facendo un salto indietro di 20 anni. Ecco il vero volto della destra: contro l’ambiente e contro l’innovazione. Noi dobbiamo puntare sull’economia circolare, il riciclo e il riuso, non su vecchie pratiche inceritoriste”: queste le parole di Leonardo Fabbri, candidato sindaco sostenuto da Pd, lista Fabbri sindaco e lista Muoviamo Campi, in merito alle parole del coordinatore fiorentino di Fratelli d’Italia, Jacopo Cellai, sull’inceneritore. “Da Cellai mi divide tutto e l’inceneritore non fa eccezione, – dice Fabbri – lui però ha almeno il pregio dell’onestà intellettuale. E FdI a Campi invece cosa dice? E il loro candidato sindaco? Tutti zitti mi pare”.

Le parole a cui si riferisce Fabbri sono quelle pronunciate ieri in commissione controllo a Palazzo Vecchio nel corso della qualke è stato audito il presidente di Alia Spa Nicola Ciolini ed è emersa chiaramente “l’urgenza – si legge in una nota – di realizzare quegli impianti necessari a chiudere il ciclo dei rifiuti. Anche nelle più rosee aspettative di raccolta differenziata, oggi al 67%, resta comunque una quota importante stimabile fino al 30% nel suo complesso che necessita di essere trattata in impianti finali”. “Il termovalorizzatore di Case Passerini – ha detto Cellai – avrebbe fatto molto comodo oggi per fronteggiare il caro energia, anche perché l’unico impianto di termovalorizzazione di Montale chiuderà nel 2025. Ciolini ha indicato negli impianti di gassificazione la strada più opportuna da seguire oggi per lo smaltimento. Il punto è che le proposte per gli impianti da realizzare in Toscana come Empoli, Pontedera, Rosignano sono state presentate alla Regione ma si scontrano con i no del Partito democratico, proprio a partire da Empoli. Gli stessi no che fino a oggi hanno bloccato il termovalorizzatore di Case Passerini, seppure Alia resti formalmente in possesso dell’autorizzazione per l’impianto a fronte degli interventi di mitigazione ambientale da effettuare (il bosco che metterebbe in discussione la nuova pista di Peretola sempre al palo) e la conferenza dei servizi ad esso collegata risulti formalmente ancora aperta. Non c’è più tempo per rimandare e, senza gli impianti in Toscana e non trovando la disponibilità di conferire in altre regioni già sature, siamo obbligati a seguire la strada del conferimento all’estero con i costi elevatissimi che ricadono in bolletta su famiglie e imprese, come testimonia il bilancio preventivo appena votato a Firenze con una spesa complessiva di 119 milioni di euro per la Tari a fronte dei 101 milioni del bilancio preventivo 2022”.

“Il Partito democratico è il responsabile unico di questo maxi ritardo delle scelte sui rifiuti. Alia aspetta indicazioni chiare anche per non buttare altri milioni sulle progettazioni puntualmente bloccate dai veti politici dello stesso PD, i fiorentini e i toscani aspettano risposte sulla questione ambientale e sul caro bolletta. E il nostro sindaco, quello che della città metropolitana dice voler essere la “più green” cosa dice? Si trincera dietro ad un silenzio assordante, tra un sì ai termovalorizzatori dichiarato apertamente nella campagna congressuale e il silenzio di adesso, stretto nella morsa degli schleiniani? A oggi a parte la montagna di chiacchiere non abbiamo realizzato né aeroporto né impianto a Firenze. Un capolavoro”, ha concluso Cellai.