In cinquemila al Capodanno di lotta davanti alla ex Gkn

CAMPI BISENZIO – “Andiamoci a prendere il futuro, smettiamo di vivere in un eterno presente senza prospettiva, proviamo a vincere in Gkn per dare un esempio contagioso a questo paese e al resto d’Europa, perché non sia solo il nuovo anno, da fare passare invano,  ma perché sia un anno nuovo”: con queste parole la […]

CAMPI BISENZIO – “Andiamoci a prendere il futuro, smettiamo di vivere in un eterno presente senza prospettiva, proviamo a vincere in Gkn per dare un esempio contagioso a questo paese e al resto d’Europa, perché non sia solo il nuovo anno, da fare passare invano,  ma perché sia un anno nuovo”: con queste parole la Rsu dell’ex Gkn ha accolto il 2024 nel corso di una partecipata iniziativa di lotta e concerto. Cinquemila persone hanno partecipato infatti alla mobilitazione di Capodanno, lanciata dal Collettivo di fabbrica in occasione di quella che è stata definita “l’ora X”, quando i licenziamenti dei 185 operai sarebbero stati definitivi, se non fosse intervenuta la sentenza del Tribunale di Firenze ad annullare la procedura.  

“Per tenere soggiogati in un’apparente democrazia, 6 milioni di poveri e 3,5 milioni di precari – ha detto dal palco la Rsu ex Gkn – li devi tenere assorbiti nel modello qualunquista e consumistico, in un eterno presente senza prospettiva. A questo eterno “me ne frego” fascista in cui tengono la classe operaia noi abbiamo contrapposto il “noi ci prendiamo cura” di un territorio, di una fabbrica e di una comunità”. Duecento i volontari impegnati nella gestione della serata, che ha visto alternarsi musica a momenti di riflessione, coordinati dall’attore e regista teatrale Nicola Borghesi, tra i vincitori dell’ultimo premio Ubu per lo spettacolo teatrale “Il Capitale”, realizzato con gli operai della Gkn. Tra gli ospiti anche Vauro e David Riondino, in collegamento telefonico, un messaggio di Alessandro Barbero e l’intervento di Luciana Castellina, che ha passato il Capodanno con gli operai.

“All’inizio dell’anno nuovo si parla sempre di speranza – ha detto Vauro – allora, si può sperare che la vostra lotta, che è anche la nostra, vada a buon fine, si può sperare che i migranti smettano di annegare nel Mediterraneo, che i bambini di Gaza smettano di essere massacrati, che finisca la guerra in Ucraina, si può sperare che, come detta la nostra Costituzione, il lavoro sia un diritto e non un privilegio. Io dico no alla speranza, perché la speranza è vana. E invece dico sì alla lotta, come voi state facendo”. Il 2024 per la Gkn si apre con un movimento solidale che resiste, si allarga e non conosce calendario, tanto da essere presente così numeroso – 5000 persone di picco, 7000 persone di passaggio complessivo – con un meteo avverso, l’influenza peggiore degli ultimi 15 anni e in una serata – quella del 31 dicembre – densa di eventi in contemporanea.

“Oggi – si legge in una nota – contiamo 906 giorni di assemblea permanente, 5 manifestazioni a Campi e Firenze per un totale di 100.000 persone coinvolte, 4 ricorsi per condotta antisindacale vinti in 5 anni dalla Fiom Cgil, 17.000 firme raccolte a favore dell’intervento pubblico e dell’ammortizzatore sociale legato alla reindustrializzazione nel dicembre 2022, 175.000 euro raccolti in crowdfunding in 47 giorni, 527.000 euro di azioni complessivamente prenotate per l’azionariato popolare, 2 progetti industriali presentati, 5 concerti evento di fronte alla fabbrica per un totale di 15.000 persone coinvolte, 30 ore a Palazzo Vecchio e 6 giorni sulla Torre di San Niccolò, oltre 1000 volontari organizzati per l’alluvione a Campi”.