SESTO FIORENTINO – “Mantenere viva la Memoria, perché gli errori del passato non siano ripetuti e perché il sacrificio di chi ha dato la vita per un ideale di libertà e democrazia, sia di insegnamento per tutti”. E’ quanto ha detto il sindaco Sara Biagiotti aprendo questa mattina la cerimonia in ricordo del 70° della Battaglia della Fonte dei Seppi. La battaglia dei Seppi avvenne il 14 luglio del ’44, quando 13 partigiani persero la vita in uno scontro con le truppe tedesche, mentre cercavano di impedire razzie e rastrellamenti ai danni della popolazione.
“Questo è il messaggio – ha detto il sindaco Biagiotti – che dobbiamo tramandare alle nuove generazioni, perché il valore di questo sacrificio non cada progressivamente nell’oblio con il venire meno dei testimoni di quei tragici anni”.
Nel corso della commemorazione sono intervenuti anche Luigi Remaschi, vice presidente dell’Anpi provinciale, e Alessio Ducci, presidente provinciale dell’Aned, sottolineando l’importanza di mantenere vivi gli ideali di libertà e democrazia che hanno caratterizzato la lotta partigiana contro il nazifascismo.
All’iniziativa ha preso parte anche il Comune di Barberino del Mugello, con il sindaco Giampiero Mongatti, paese di origine di uno dei 13 partigiani uccisi a Fonte dei Seppi e i bambini Saharawi, ospiti in questi giorni del comune di Sesto Fiorentino e di altri enti locali dell’area, con il rappresentante del Popolo Saharawi in Toscana Abdallahe Mohamed Salem.
Al termine delle celebrazioni, gli ospiti Saharawi e gli altri partecipanti all’iniziativa sono stati invitati a un pranzo organizzato dai volontari de La Racchetta di Sesto e dall’Associazione Anziani della Casa Guidi, al centro avvistamento antincendio di Monte Morello.