“Il libro del rifugio” – Il teatro non si ferma. Ed entra davvero nelle case di ognuno di noi

FIRENZE – Quello che si apre è un sipario virtuale ma per il momento, davvero complicato, che stiamo vivendo, si sta rivelando molto più importante di uno spettacolo al termine del quale scrosciano gli applausi. Di chi è presente in sala. Basta un telefono. O una videocamera. E il gioco è fatto. Il teatro arriva […]

FIRENZE – Quello che si apre è un sipario virtuale ma per il momento, davvero complicato, che stiamo vivendo, si sta rivelando molto più importante di uno spettacolo al termine del quale scrosciano gli applausi. Di chi è presente in sala. Basta un telefono. O una videocamera. E il gioco è fatto. Il teatro arriva direttamente in casa. Comodamente seduti in una prima fila di cui tutti avremmo voluto fare a meno. Nato da un’idea di Fabrizio Checcacci, Lorenzo Degl’Innocenti e Roberto Andrioni, “Il teatro non si ferma”, questa la denominazione esatta, è partito come un hashtag, si è trasformato in una pagina Facebook, in un “account” di Instagram dove poter rivedere tante belle immagini e in un sito Internet (www.ilteatrononsifermait). Ma soprattutto, per il periodo che ci vede reclusi in casa, “ha rimodulato” quella che era una delle “vecchie”, sane abitudini di tanti di noi. Come quella di andare a teatro. Solo che, invece di mettersi in giacca e cravatta, si può assistere agli spettacoli in pigiama e pantofole. “Dobbiamo farci venire un’idea, ci siamo detti quando è scoppiata l’emergenza sanitaria – spiega Checcacci – e da lì è partito tutto. Siamo passati gioco forza dal palcoscenico al web non per sostituire qualcosa o qualcuno ma per fidelizzare il nostro pubblico”. “Il nostro #ilteatrononsiferma – aggiunge – ha fatto il giro dei social ed è diventato da subito l’idea condivisa di una rete di artisti, teatri fiorentini e toscani e importanti istituzioni. Ed è fantastico quando un’idea si sviluppa e diventa patrimonio di tutti”. Non a caso, ogni artista “dona” la propria esibizione al pubblico che ha “davanti” ma anche a un teatro. Ogni performance ha una durata che va dagli 8 ai 15 minuti e per assistere, sempre con inizio alle 21, oltre che su Youtube, è sufficiente collegarsi a uno dei “canali” di cui parlavamo in precedenza. “L’obiettivo è quello di fare qualcosa per superare insieme questo momento – conclude – ma in futuro le varie esibizioni, che adesso servono per restare in contatto con il nostro pubblico e con chiunque lo desideri, potrebbero diventare un archivio a disposizione di chi ama il teatro o che con il teatro ci lavora”. Ah,  chi volesse dare il proprio contributo, non deve fare altro che scrivere una e-mail all’indirizzo contatti@ilteatrononsiferma.it Si apra il sipario, che lo spettacolo abbia inizio.

pf.nesti@piananotizie.it

Qui di seguito alcuni degli artisti che hanno aderito