“Il libro del rifugio” – “Ci vuole un fiore, per fare tutto ci vuole un fiore…”

SIGNA – “Ci vuole un fiore… Per fare tutto ci vuole un fiore”. Chi l’avrebbe mai detto che il brano musicale  portato alla ribalta da Sergio Endrigo nel 1974 (e che ancora oggi emoziona) sarebbe stata la colonna sonora ideale, almeno per quanto mi riguarda, per sconfiggere il Coronavirus. O almeno per sconfiggere l’ansia che […]

SIGNA – “Ci vuole un fiore… Per fare tutto ci vuole un fiore”. Chi l’avrebbe mai detto che il brano musicale  portato alla ribalta da Sergio Endrigo nel 1974 (e che ancora oggi emoziona) sarebbe stata la colonna sonora ideale, almeno per quanto mi riguarda, per sconfiggere il Coronavirus. O almeno per sconfiggere l’ansia che in tanti di noi sta generando. Anche per quanto riguarda il futuro. Già perché la canzone descrive il ciclo di vita di un “qualcosa” che è un tutt’uno con l’ambiente: che sia un fiore, un albero, un monte o la terra, l’ideale per ripartire. E che l’album in questione (“Ci vuole un fiore” dava il nome a tutto il disco) fosse di grande qualità, lo dimostra il fatto che i testi furono scritti tutti da Gianni Rodari (“Per fare un fiore ci vuole un ramo, Per fare il ramo ci vuole l’albero, Per fare l’albero ci vuole il bosco, Per fare il bosco ci vuole il monte, Per fare il monte ci vuol la terra, Per far la terra ci vuole un fiore, Per fare tutto ci vuole un fiore”). Qualità e semplicità, come il gesto fatto ieri da Adamo Pruneti di Cesarfiori, una persona che ama talmente tanto il proprio lavoro al punto che, prima di buttare via i fiori custoditi nel suo negozio di via Roma, li ha messi davanti alla porta, ovviamente chiusa, in modo che chiunque passi davanti possa prenderne uno. E uno di questi fiori, come ha raccontato su Facebook Cristiano (è sua la foto che ci siamo permessi di pubblicare) è già stato “raccolto”. “Vorrei ringraziare tantissimo – ha scritto – Adamo che ha messo fuori dal negozio fiori per tutti, un vero gesto di cuore che ci porta un po’ di Primavera in casa”. Non è stato l’unico. E, visto che per fare tutto, come cantava Endrigo, ci vuole un fiore, proviamo a ripartire proprio da un fiore. Da uno o più gesti che, pur nella difficoltà del momento, diano comunque un segnale di speranza. Certo, non sarà un fiore a risolvere tutti i problemi ma magari può essere un inizio. Come cantava Endrigo, come ha fatto Adamo.

pf.nesti@piananotizie.it