Il fascino “teatrale” di Villa Corsi Salviati e del suo giardino

SESTO FIORENTINO – Sembra un teatro, il fondale di un teatro che si affaccia sul palcoscenico sestese. E’ Villa Guicciardini Corsi Salviati, o meglio Villa Corsi Salviati. Un cigno maestoso nato come “anatroccolo”: la Villa, raccontano vecchi testi e si tramanda la storia, era una “casa da signore e da lavoratore” nel gennaio del 1502 […]

SESTO FIORENTINO – Sembra un teatro, il fondale di un teatro che si affaccia sul palcoscenico sestese. E’ Villa Guicciardini Corsi Salviati, o meglio Villa Corsi Salviati. Un cigno maestoso nato come “anatroccolo”: la Villa, raccontano vecchi testi e si tramanda la storia, era una “casa da signore e da lavoratore” nel gennaio del 1502 quando Simone Corsi l’acquistò da Andrea Carnesecchi, acquisto in realtà interessato soprattutto al podere sul quale si trovava questa casa dal portone verniciato di rosso. Con il passare degli anni i nuovi proprietari dettero un nuovo carattere all’immobile e nel giro di poco tempo scomparve ogni ricordo del “brutto anatroccolo” e sbocciò il cigno. Era il 1738 quando il marchese Antonio di Giovanni Corsi dette un taglio netto con il passato e trasformò la facciata dandole l’aspetto scenografico che ancora oggi colpisce chi guarda la Villa. Ma dietro quell’aspetto “teatrale” che conquista il visitatore si apre uno dei più bei giardini della zona: armonico e sfarzoso ha reso celebre la Villa di pianura. Le stanze della Villa furono aperte nei primi anni Ottanta per ospitare le prove aperte del Gruppo della Rocca di Roberto Guicciardini e la Villa divenne un palcoscenico teatrale, dopo alcuni anni lo spazio della Limonaia è diventato un nuovo spazio teatrale. Non molti conoscono la bella Villa e il giardino così la Pro Loco ha organizzato una visita alla scoperta di Villa Corsi-Salviati Guicciardini e del suo giardino. L’appuntamento è sabato 15 luglio alle 10. Visita con prenotazione obbligatoria ai numeri 3313447471 e 3313447457 o scrivendo a proloco@gmail.com.