“Il biondino” tira giù la saracinesca: Campi perde un altro pezzo di storia

CAMPI BISENZIO – A fronte delle nuove aperture che di recente hanno caratterizzato il centro di Campi, c’è purtroppo un altro pezzo di storia del nostro Comune che se ne va. Come ha scritto infatti ieri un cittadino campigiano sulla propria bacheca Facebook, in perfetta “parlata” campigiana, “un attro pezzo di storia ‘ampigiana che va […]

CAMPI BISENZIO – A fronte delle nuove aperture che di recente hanno caratterizzato il centro di Campi, c’è purtroppo un altro pezzo di storia del nostro Comune che se ne va. Come ha scritto infatti ieri un cittadino campigiano sulla propria bacheca Facebook, in perfetta “parlata” campigiana, “un attro pezzo di storia ‘ampigiana che va via. Mi raccomando metteeci un chebabbe a i’ su’ posto!”. Il pezzo di storia è la pasticceria “Il biondino”, dal 1926 testimone dell’arte pasticcera fiorentina nella centralissima via Santo Stefano. Ad annunciare la chiusura gli stessi titolari della pasticceria, con un cartello affisso sulla porta: “Ciao e grazie. Basterebbero due parole per esprimere ciò che provo. Voglio ringraziare tutti i collaboratori (soci, dipendenti, amici) che hanno permesso a me e alla mia famiglia di portare avanti questa attività per quasi 100 anni; tutti coloro che ci sono stati vicino in questi ultimi mesi non facili per noi. Ma soprattutto tutti i clienti che ci hanno supportato ed incoraggiato in questa nostra avventura. Mi scuso se non sono riuscito a soddisfare tutte le vostre esigenze ma sappiate che ho sempre cercato di fare il massimo. Ciao e grazie famiglia Mannocci”.

Un ringraziamento accorato, per un’attività tramandata di padre in figlio e che fino all’ultimo giorno di produzione ha sfornato paste e biscotti tradizionali. Una pasticceria che nel corso degli anni si è innovata e specializzata rimanendo tuttavia fedele, nella produzione dei dolci, ai segreti e alle ricette di una volta, in particolare per quanto riguarda le “campigiane” e i budini. Ecco perchè da ieri tanti campigiani, ma non solo, sono più tristi. E per descrivere questo stato d’animo ci affidiamo a un altro post di Facebook, a tutti gli effetti cassa di risonanza dei sentimenti, positivi o negativi, in questo caso nostalgici, che ognuno di noi si trova a vivere quotidianamente: “E se ne va un’altro pezzo della mia gioventù e non solo (ricordo le merende da ragazzo e quando Picciccia ci portava i dolci e le paste la domenica) ed un pezzo importantissimo della mia città…”.