SESTO FIORENTINO – Un documento per fermare la costruzione dell’inceneritore è stato sottoscritto da 272 medici, ospedalieri, universitari, specialisti, medici di base, perché, spiegano i professionisti, la realizzazione dell’inceneritore è “una scelta reputata pericolosa per la salute dei cittadini”.
“Nella Piana – spiegano i medici – una piccola pianura padana, in cui non mancano le fonti di inquinamento e le criticità ambientali (vi sono già presenti fra l’altro 3 inceneritori), bisognerebbe puntare decisamente verso il miglioramento della qualità dell’aria e verso la riduzione della pressione ambientale, invece coi nuovi insediamenti in progetto, in primis soprattutto l’inceneritore di Firenze autorizzato ad emettere ogni ora 170.000 N/m3 di fumi tossici, e la nuova pista dell’aeroporto di Peretola , questa non potrà che peggiorare ulteriormente, con conseguente aumento dei rischi per la salute”. Secondo i firmatari del documento, l’inceneritore è “una scelta calata dall’alto e poi blindata politicamente, senza aver nemmeno previsto l’opzione zero, è autorizzato ad emettere annualmente i seguenti cancerogeni: 6,7 tonnellate di particolato totale sospeso PTS (per oltre l’80% costituito da PM2,5, in cui è compreso il particolato ultrafine); 134,6 kg. di mercurio, 134,6 kg di cadmio e tallio, 13,5 kg di IPA, nonché 135 mg di diossine”.
“La negatività degli impatti sanitari – prosegue il documento – che possono essere sia neoplastici che non neoplastici, degli impianti di incenerimento anche di ultima generazione, è confermata, oltre che da una letteratura internazionale in continua crescita, anche da autorevoli studi nazionali, per citarne solo alcuni: Moniter, ERAS Lazio, studi ARPA Piemonte sull’inceneritore di Vercelli, Cosmari nelle Marche e un recentissimo studio sull’inceneritore di San Zeno, a Arezzo”.
Secondo i medici “la consapevolezza del rischio cui saranno sottoposti i cittadini, esposti alle ricadute dell’inceneritore, emerge dall’enfasi riposta nel progetto di sorveglianza epidemiologica dell’ASL10. Una indagine epidemiologica, a posteriori, eticamente inaccettabile dal momento che deve essere attivata la Prevenzione primaria, non costruendo l’inceneritore di Firenze”.
Qui l’elenco dei medici che hanno sottoscritto il documento.