FIRENZE – Gli spunti di riflessione di Lapo Cantini, volto “storico” della Confesercenti fiorentina, non sono mai banali. Soprattutto quando sono sui social, dove può prendersi qualche “libertà” in più rispetto alle dichiarazioni più “istituzionali” che invece richiedono il ruolo che ricopre all’interno dell’associazione di categoria. E anche l’ultimo non è niente male, visto che trae ispirazione da un “pezzo” uscito sul quotidiano Repubblica, un “Breve racconto d’estate” a firma niente meno che di Alain Elkann, in cui racconta appunto di un suo viaggio da Roma a Foggia, a bordo di una delle principali realtà italiane nel trasporto su ferro e si lamenta dei “giovani lanzichenecchi” che gli hanno fatto compagnia, si fa per dire, durante il tragitto. Visto che, per come si sono comportati, bene non di certo da quello che emerge dal suo racconto, gli sono sembrati quasi dei marziani. Da “Quel treno per Yuma” ai “lanzichenecchi” per Foggia di Alain Ellkann, insomma, il passo è stato abbastanza breve. E per di più sul giornale di “famiglia”. “Facile così”, direbbe qualcuno…
Noi ci limitiamo alla riflessioni di Lapo Cantini, che di Piananotizie è soltanto un amico, oltre che personale, e ci piace ospitarlo, proprio come se fosse sulla più comoda “carrozza” di un treno. Non di quelli ad alta velocità, su cui viaggia il “rampollo” della nobile famiglia, noi possiamo limitarci a un regionale, di quelli che spesso sono presi d’assalto dai pendolari che li usano per i loro spostamenti, che siano per motivi di studio o lavoro: “Caro Alain, – scrive Cantini – se un giorno avrai la “provvida” sventura di prendere la linea pendolari Pisa-Firenze, come faccio io quasi tutti giorni, i giovani “lanzichenecchi” ti sembreranno cadetti della marina militare britannica. Soprattutto se ti capiterà ti prendere il treno in notturna, magari l’ultimo che parte, comodo, comodo dalle 23.07 dalla stazione Santa Maria Novella”.
“A quell’orario – continua – trovi solo apprendisti spacciatori e molestatori seriali, difficile orientarsi nella scelta di chi far sedere accanto. Poi nei mesi di aprile/maggio potresti essere preso ostaggio da gite scolastiche horror, con adolescenti che fanno video Tic Toc dal finestrino e insegnanti che chiedono di andare in bagno (quello del treno). Nei mesi di luglio/agosto, infine, difficile evitare ritardi e cancellazione treni di solito per i seguenti motivi, in ordine decrescente: persone sui binari (chi sono? Boh nessuno lo sa), fuoco sui binari (te lo dico subito i bus sostitutivi non ci sono mai), guasto linea elettrica (ne esiste solo una come nell’800 con Cavour e i Savoia). Il “tuo” quotidiano non mi farà mai scrivere di queste cose, ma forse il mio amico Pier Francesco Nesti potrebbe ospitarmi su Piananotizie…”. Avevi qualche dubbio “carissimo”?