“I diari del tandem”: Campi dei teatri

CAMPI BISENZIO – Continuano gli appuntamenti, anzi le pedalate con Giovanni Grossi e i suoi “Diari del tandem”. Questa settimana alla scoperta delle compagnie teatrali attive sul territorio ma anche, se vogliamo, per parlare di teatro più in generale. A Campi c’è voglia di teatro? Sì, e ci sono due dati che lo dimostrano: il […]

CAMPI BISENZIO – Continuano gli appuntamenti, anzi le pedalate con Giovanni Grossi e i suoi “Diari del tandem”. Questa settimana alla scoperta delle compagnie teatrali attive sul territorio ma anche, se vogliamo, per parlare di teatro più in generale.

A Campi c’è voglia di teatro? Sì, e ci sono due dati che lo dimostrano: il numero dei teatri con una programmazione organica e una direzione artistica, e quello degli spettatori. I teatri organici di Campi, oltre al Teatrodante Carlo Monni, sono il Teatro Santo Stefano e il Teatro Cesare Rugi ovvero il Gorinello. Sono due teatri che hanno in comune diverse cose. Sono teatri che propongono al pubblico anche proprie produzioni con una chiara identità artistica e con una buona risposta di pubblico. Il Gorinello, un bel teatro da 208 posti, nella stagione 2017/2018 appena conclusa, è stato aperto per 64 serate per un totale di 4.500 spettatori. Marzia, presidente del consiglio della Compagnia Histriones che gestisce il teatro il Gorinello, dice fiera: “Il nostro è un pubblico fedele, viene a vedere i nostri spettacoli, ma vengono a vedere e rivedere anche quelli che ospitiamo di altre compagnie, perché si fidano. Questa per noi è una grande soddisfazione. Quest’anno abbiamo messo in scena tre nostre produzioni e sarà così anche l’anno prossimo”. Accanto a lei ci sono, del consiglio della compagnia Histriones, Alessio Ballerini e Annalisa Castellani… “ma scusa, ma te sei la sorella di Sandra?”. “Sì”. “Salutamela dai”. Dietro il bancone della biglietteria c’è una bella opera del maestro Antonio Manzi, “Finzione e Realtà”. Sulla bacheca ci sono le locandine di tutti gli spettacoli dell’ultima stagione e, oltre le tende, il teatro che, anche se è deserto, è sempre un bel vedere. Saluto gli amici del teatro, Enea del bar e prima di partire con il tandem: “Mi raccomando, salutatemi Valentina che è tanto che non la vedo”. Sulla strada per il centro di Campi comincia a far buio, accendo le luci, mi tornano in mente le loro parole: “Siamo in tanti e ci diverte veramente tanto far divertire il nostro pubblico”. Poco dopo sono in piazza Matteotti. Davanti all’ingresso del Teatro Santo Stefano, un vero gioiellino, mi attendono Marco Flavio faggi, Filippo Faggi e Silvia Fratini dell’omonima compagnia. A parlare è Filippo Faggi: “Nel corso dell’ultima stagione nel nostro teatro ci sono stati 8 spettacoli per un totale di 18 serate di cui tre nostre produzioni, due serate musicali (una dedicata a Fabrizio De Andrè, l’altra a Lucio Battisti) e due commedie “ospitate” per un totale di 1.309 biglietti staccati. Il teatro ha 98 posti ed è gestito dall’oratorio, con direzione artistica della compagnia Santi Stefano. La compagnia è composta da 23 attori. La stagione è finita in crescendo”. “E il prossimo anno?”. “Il prossimo anno non avremo nemmeno il tempo per respirare. Ci saranno due commedie nuove e la ripresa di due produzioni vecchie. Il ragazzo di San Frediano con cui è stata finita la stagione segnerà anche l’inizio della prossima”. Insomma a Campi al teatro ci si viene volentieri. Del resto Campi è un teatro diffuso, le strade sono un palcoscenico quotidiano in continuo movimento dove si esibiscono fieri e consapevoli i campigiani. Le cose capitano solo a chi le sa raccontare. Da noi ogni piccola cosa che ti accade diventa un’occasione per sfoggiare il proprio talento di narratore. E un pubblico c’è sempre disposto a misurare il talento del tuo modo di raccontare indipendentemente dal fatto che sia vero o meno quello che viene raccontato. Il teatro è la naturale trasposizione di quello che già avviene nella vita di tutti i giorni. A teatro, così come nella vita, le emozioni sono in diretta. Senza filtri. Le emozioni e gli spettatori dei teatri di Campi non si sommano e basta ma si moltiplicano perché a Campi gli spettatori non sono semplici spettatori, sono spettatori al quadrato, sono i veri protagonisti. La Campi dei teatri vi aspetta anche nella prossima stagione per continuare a farvi scoprire sempre nuove emozioni. A presto, anzi prima.

Giovanni Grossi