FIRENZE – Centosettanta. Sono gli anni di storia, il prestigioso traguardo tagliato dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare. Traguardo che è stato festeggiato oggi a Firenze, in Palazzo Medici Riccardi, alla presenza del direttore generale dell’Aid Nicola Latorre, del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale Pietro Serino, del Segretario generale della Difesa Luciano Portolano mentre per il Comune di Firenze era presente il vice-sindaco Alessia Bettini insieme al consigliere delegato della Città Metropolitana Nicola Armentano.


Nel corso dell’evento, il direttore generale dell’AID, Nicola Latorre, ha ripercorso tutte le principali tappe storiche che hanno determinato l’eccellenza di questo stabilimento e ha espresso il suo massimo orgoglio al personale civile e militare che lavora con dedizione presso il Chimico Farmaceutico: “A distanza di 170 anni dalla fondazione di questo celebre Stabilimento l’operatività e la dedizione delle maestranze impegnate al servizio del nostro Paese non è mai venuta meno. Questo Stabilimento e le sue attività rappresentano oggi come allora un patrimonio storico di invalutabile rilievo, dedito a supportare le nostre forze armate e l’Italia”.
“E’ importante – ha aggiunto – rimarcare il ruolo strategico dello Stabilimento, unica officina farmaceutica dello Stato, oltre all’importanza e alla necessità di investire in questo settore per garantire il progresso scientifico e tecnologico. Per questo stiamo promuovendo un’industria della Difesa efficiente e competitiva, che possa rappresentare una componente strategica della sovranità nazionale, poiché consente di non dover dipendere dalla tecnologia e dai prodotti esteri e pone l’Italia nel ristretto novero delle Nazioni che, potendo vantare un settore industriale di comprovata esperienza, possono presentarsi come partner strategici sul piano della cooperazione bilaterale, nonché svolgere un ruolo da protagonista nell’ambito dei più importanti programmi internazionali”.
Ringraziando l’Agenzia Industrie Difesa il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale C.A. Pietro Serino, ha ribadito un altro aspetto fondamentale: “Cosa ci lega ancora oggi e che consentirà di mantenere forte e saldo questo rapporto è la centralità dell’uomo nelle vostre e nelle nostre attività. Ma ancor di più è l’uomo come fine, perché tutta l’attività dello Stabilimento Chimico Farmaceutico ha come obiettivo quello di supportare e alleviare l’uomo quando ciò è necessario, specialmente i più deboli e più fragili”.
Parole a cui si sono aggiunte quelle del consigliere delegato della Città Metropolitana di Firenze Nicola Armentano, che ha sottolineato l’importanza della funzione del Farmaceutico Militare a difesa della salute collettiva, “non solo dei nostri militari ma anche della popolazione civile durante le epidemie, come accaduto con la pandemia da Covid. Bisogna investire su questa realtà anche per il futuro. Serve investire in ricerca e innovazione anche per trovarsi preparati di fronte a situazioni critiche come quelle vissute di recente”.