CAMPI BISENZIO – Dopo il fallimento del gruppo Margheri, è partito ufficialmente il nuovo corso di Hidron. Finita l’avventura di Hidron Service srl, la società che appunto gestiva la grande struttura wellness nata nel 2005, l’affitto di azienda effettuato dalla stessa società nei confronti di H Financial, “attiva dal 2011 – si legge in una nota – con lo scopo di fare attività di consulenza e franchising, ha permesso la continuità del servizio e della gestione operativa”, ovvero nel senza alcun tipo di interruzione dei rapporti sia per quanto riguarda i 61 dipendenti e i 110 operatori autonomi che collaborano con Hidron, sia per quanto riguarda i servizi offerti ai clienti. Tutto ciò è stato comunque possibile “grazie alla condivisione – continua il documento – degli organi della procedura del tribunale di Firenze, nella figura del dottor Silvio De Lazzer”: l’affitto di azienda, infatti, è iniziato il 1 agosto 2013 e ha valenza annuale, con prima scadenza fissata al 31 luglio 2014. E stamani l’ufficialità del nuovo corso è stata data, non a caso, all’interno di Villa Rucellai al fianco del sindaco di Campi, Emiliano Fossi. Attualmente, infatti, il complesso Hidron è frequentato da 4.300 abbonati (1.500 dei quali sono bambini, divisi fra scuola nuoto e accademia danza) e il 45% di loro è residente a Campi. Numeri importanti, quindi, a cui si aggiungono le oltre 120.000 presenze annue nel parco acquatico e una media di 200 accessi settimanali all’area benessere. Due gli obiettivi principali: innanzitutto, nel 2014, la prima asta di vendita che riguarderà sia l’immobile che l’azienda, possibilmente in un unico pacchetto. Al tempo stesso sono allo studio diverse trattative “per trovare potenziali partner finanziari – ha spiegato l’amministratore Andrea Massagli – per creare un progetto di acquisto e di cogestione legato allo sviluppo dell’azienda Hidron e del marchio per l’apertura di nuove strutture”. In questa fase, ” nella ricerca di nuove risorse sarà di sostegno anche il Comune di Campi che collaborerà alla creazione del primo asilo nido sportivo, per bambini da 3 mesi a 3 anni, da ricavare all’interno di Hidron”. Il fallimento della società Hidron Service srl, infatti, “è dovuto – continua il documento – alla crisi immobiliare del 2008 che ha fatto crollare la società di costruzioni Margheri e di conseguenza tutte le controllate, fra cui la società Happy Land, proprietaria dell’immobile Hidron e delle società di gestione Hidron Service e Hidron Sport” con debiti per 24 milioni (Happy Land), 9 milioni (immobile) e 5 milioni (le due società di gestione). “Ci troviamo di fronte – ha detto il sindaco Fossi – a un patrimonio importante dal punto di vista dell’occupazione, della socialità e del benessere, a un tassello cruciale quindi del nostro “fare comunità”. Non c’è dubbio che il fallimento del gruppo Margheri abbia provocato delle macerie importanti ma adesso dobbiamo continuare il lavoro intrapreso, con la possibilità che altre attività imprenditoriali possano affiancarsi in futuro all’attuale società di gestione”.
Hidron, via alla nuova fase dopo il fallimento del gruppo Margheri
CAMPI BISENZIO – Dopo il fallimento del gruppo Margheri, è partito ufficialmente il nuovo corso di Hidron. Finita l’avventura di Hidron Service srl, la società che appunto gestiva la grande struttura wellness nata nel 2005, l’affitto di azienda effettuato dalla stessa società nei confronti di H Financial, “attiva dal 2011 – si legge in una […]
