Guarducci (Pd) “sull’aeroporto il sindaco riferisca sulle decisioni dei tavoli regionali”

SESTO FIORENTINO – Si tornerà a parlare di aeroporto nel prossimo consiglio comunale. A farlo sarà il Pd con una domanda di attualità che verrà presentata dal consigliere Andrea Guarducci proprio in vista del tavolo istituzionale della Regione, in programma il 27 gennaio. “E’ ancora viva la preoccupazione di tanti sestesi per la scellerata scelta da parte della Regione Toscana di prevedere nel cuore del parco agricolo della Piana la costruzione della pista areoportuale parallela all’autostrada – dice Guarducci – L’amministrazione comunale ha scelto di praticare la via della politica partecipando ai tavoli istituzionali dove si discute di queste scelte infrastrutturali che ricadranno sul nostro territorio.
Lo ha fatto preferendo questa strada al ricorso al Tar per portare li la posizione di contrarietà alla costruzione della pista parallela”. Una scelta questa, che però, non piace al Pd.
“Cone Partito Democratico – prosegue Guarducci – abbiamo più volte ribadito la nostra contrarietà a questa scelta e pertanto chiederemo nel prossimo consiglio, con una domanda di attualità, al nostro sindaco come e quando vorrà relazionare sull’esito delle discussioni che avvengono nei tavoli istituzionali. Di recente anche l’Università degli studi ha presentato ricorso al Presidente della Repubblica ponendo serie reoccupazioni sia per la sicurezza del Polo Scientifico universitario come struttura che per la salute di coloro che lo frequentano(docenti e studenti)”.
Proprio per l’importanza del Polo scientifico, si legge nella nota del Pd, “e la sua collocazione fra le strutture di eccellenza della formazione in Italia ed il forte impegno e la determinazione delle precedenti amministrazioni nel consentire e agevolare l’insediamento e lo sviluppo di questa eccellenza all’interno del nostro Comune crediamo quanto mai necessario che il nostro sindaco informi il consiglio comunale e la città se esiste un rischio reale che l’Università lasci sesto fiorentino in caso di costruzione della pista parallela perchè crediamo che, in questo caso, le ragioni di dissenso diverrebbero ancor più profonde”.