“Grande Devid”, la prima alla Scala di Milano adesso è davvero sua

CAMPI BISENZIO – “Allora gente, con tanta gioia e soddisfazione vi posso dire che domani, 7 dicembre, il nostro concittadino Devid Cecconi, inaugurerà l’apertura di stagione della Scala di Milano, nella “Giovanna d’Arco” di Giuseppe Verdi, diretta alle 18 su Rai 5. Grande Devid”. Con questo post su Facebook l’assessore Riccardo Nucciotti in pratica ha ufficializzato […]

CAMPI BISENZIO – “Allora gente, con tanta gioia e soddisfazione vi posso dire che domani, 7 dicembre, il nostro concittadino Devid Cecconi, inaugurerà l’apertura di stagione della Scala di Milano, nella “Giovanna d’Arco” di Giuseppe Verdi, diretta alle 18 su Rai 5. Grande Devid”. Con questo post su Facebook l’assessore Riccardo Nucciotti in pratica ha ufficializzato ciò che era nell’aria da ieri, quando a Campi – ma non solo – ha iniziato a girare la voce che il 44enne baritono avrebbe potuto prendere il posto del fuoriclasse andaluso Carlos Alvarez, alle prese con una noiosa bronchite. Poi oggi sono arrivate anche le agenzie a confermare la notizia: “Il baritono Carlos Alvarez non è ancora guarito dalla bronchite e quindi al suo posto si esibirà Devid Cecconi”. Applausi. L’artista fiorentino aveva già prestato la voce ad Alvarez nella prova generale del 30 novembre e nell’anteprima riservata ai giovani del 4 dicembre, cantando in proscenio mentre il baritono spagnolo si muoveva sulla scena. “E in entrambe le occasioni aveva incassato applausi scroscianti. Domani però non sarà in proscenio, ma direttamente sul palcoscenico insieme al resto del cast: la star Anna Netrebko e il tenore Francesco Meli”. “Mi farò trovare pronto – ha detto in un’intervista al quotidiano “Il Giorno” – perchè quando sei un professionista devi cantare tutte le sere come se fosse la prima della Scala”. “Si tratta di un fuori programma che il sovrintendente Alexander Pereira avrebbe preferito evitare, ma nulla in confronto a forfait del passato, come nel caso del “Lohengrin” quando nel 2012 a rinunciare per l’influenza furono prima Anja Harteros e poi la sua sostituta Ann Petersen, con il soprano Annet Dasch arrivata in fretta e furia la notte prima dell’inaugurazione. La giornata di domani, fra l’altro, ha un altro valore aggiunto: quest’anno è stato deciso di mettere in scena i capolavori nati proprio alla Scala e al tempo stesso riallacciare il legame con la tradizione del melodramma, alternando i titoli più famosi alla riscoperta di capolavori meno eseguiti. E’ questo uno dei due progetti principali di Riccardo Chailly, al suo primo Sant’Ambrogio da direttore principale, insieme all’altro obiettivo: l’esecuzione di tutte le opere di Giacomo Puccini. Tanti motivi insomma per cui domai, ne siamo sicuri, tutta Campi “farà il tifo” per Devid.

Chi è
Nato a Firenze nel 1971, completati gli studi di canto partecipa al Concorso Mattia Battistini, edizione 2006, vincendo il primo premio. Nello stesso anno è stato “Rigoletto” al Teatro Verdi di Trieste con recite successive a Udine, Pordenone e Gorizia. Nel corso del 2007 ha debuttato “Il Tabarro” al Teatro Comunale di Modena e ripreso poi nei teatri di Piacenza e Ferrara. Al Teatro Carlo Felice di Genova per i principali ruoli di “Forza del Destino”, “Rigoletto” e “Nabucco”, al Festival di Caracalla a Roma per “Pagliacci” e “Aida”, al Teatro Verdi di Salerno per “Rigoletto” e “Butterfly”. Ai Teatri di Lucca, Pisa, Livorno, Ravenna, Bolzano, Modena nei rispettivi ruoli di “Tabarro” e “Gianni Schicchi”; al National Center of Performing Arts in Mumbay per la “Butterfly”. Al Teatro Regio di Parma ha debuttato in “Giovanna d’Arco” diretta dal maestro Bruno Bartoletti e “Rigoletto” in occasione della tournée di Pechino. E ancora: Devid è stato al Teatro Filarmonico di Verona per “Pagliacci”, al Teatro Verdi di Trieste e al Teatro dell’Opera di Lipsia per “Rigoletto” al Massimo di Palermo per la “Butterfly” e “Nabucco”. Il suo attuale repertorio include anche i ruoli di Falstaff, di Renato in “Un ballo in maschera”, di “Macbeth”, Gerard in “Andrea Chenier”.