CALENZANO – Raccontare la musica: è l’appuntamento del Teatro Manzoni con la rassegna Storytelling – Storie di musica a teatro. Sabato 29 gennaio alle 21.15 andrà in scena lo spettacolo dal titolo “Era il 38 luglio e faceva molto caldo”, dedicato al gruppo più irriverente della musica di casa nostra. Gli Squallor sono stati una meravigliosa anomalia nel panorama musicale italiano. Lo spettacolo di Fabio Fantini con la regia di Fabrizio Checcacci vede in scena Fabrizio Checcacci e Fabio Fantini (voci raccontanti, recitanti, cantanti) e Alberto Cavaciocchi (chitarra, elettrotecnici e spilloni).
Gli Squallor erano un gruppo musicale ma non suonavano nulla. E non facevano spettacoli dal vivo. Facevano dischi che vendevano centinaia di migliaia di copie, ma spesso non cantavano nemmeno. Hanno fatto 14 Lp, dai titoli inequivocabili: Troia, Vacca, Pompa, Cappelle, Mutando, Tocca l’albicocca…
I loro nomi non apparivano sui dischi, ufficialmente la loro identità è rimasta segreta per oltre un decennio. Ma tutti, nell’ambiente e fuori, sapevano chi fossero. E che si trattava di stimatissimi professionisti della musica. Hanno fatto due film. Probabilmente tra le cose più brutte e improbabili mai realizzate in pellicola, ma autentici oggetti di s-culto a distanza di anni. Non erano attori ma recitavano. A volte senza nemmeno farsi vedere. Però facevano ridere. Tantissimo. Le loro telecronache, i loro monologhi, le loro canzoni, in napoletano e non, erano irresistibili e a volte rasentavano la poesia, pur nella loro volgarità. Perché erano volgari, spesso volgarissimi, censuratissimi dalla Rai ma le radio libere li passavano a spada tratta. Quindi, uno spettacolo teatrale incentrato sugli Squallor, che mai sono apparsi su un palco e mai nessuno, ufficialmente, ha eseguito dal vivo, è quasi un’eresia. E per questo, forse, perfettamente in linea con lo spirito del gruppo. Biglietti: intero 12 euro, ridotto (under 18, over 65, soci Coop, allievi Scuola Foà) 10 euro.