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BORA BORA – Dopo una tappa di 2 giorni a Moorea, eccoci a Bora Bora. Definita l’isola più bella della Polinesia francese e per questo chiamata “La Perle du Pacifique”. In effetti, lo spettacolo che offre arrivando con l’aereo è incredibile, perché un attimo prima sono tra le nuvole e subito dopo appare sotto di […]

BORA BORA – Dopo una tappa di 2 giorni a Moorea, eccoci a Bora Bora. Definita l’isola più bella della Polinesia francese e per questo chiamata “La Perle du Pacifique”. In effetti, lo spettacolo che offre arrivando con l’aereo è incredibile, perché un attimo prima sono tra le nuvole e subito dopo appare sotto di me un paradiso, ovvero: una linea azzurra in cui cielo e acqua si fondono con un affetto quasi magico. La fauna marina di Bora Bora è di una grande ricchezza. Alex, la nostra giovane e simpaticissima guida, mi ha raccontato che ci sono più di 700 specie di pesci tropicali. Ma questo angolo di mondo è sicuramente il regno delle razze Manta (ce ne sono tante varietà: le razze grigie, le leopardo…). In effetti, l’escursione più bella è stata quella in cui abbiamo nuotato fra pescecani e un numero indefinito di mante. Bellissimo. Il bacio, che ho dato alla manta Juliette (così l’aveva chiamata la nostra guida): irripetibile.
Ma, purtroppo, non tutto brilla. La guida dice “il traffico è ridicolo”, assolutamente falso: quante macchine, anche troppe! Ma la cosa peggiore è che i conducenti pensano di essere tutti in un…circuito! In più, ero stata avvertita che i polinesiani di Bora Bora sono diversi, un po’ arroganti. Non volevo crederci, ma è proprio così. Per esempio, fra lo staff della reception del mio hotel, il Matai Bora Bora, c’è un’alta concentrazione di maleducati, da non crederci.
Anche in questa isola, come a Tahiti, abbiamo incontrato tante persone davvero presuntuose, ma ci vuole pazienza. Anche perché sono in ferie e non sarà uno o una di Bora Bora a rovinarmele. Anzi, quello che porterò con me nella valigia dei ricordi sarà il meraviglioso sorriso di Alex e le dolci canzoni che ci ha cantato durante l’escursione. Insieme a altri nuovi amici che stanno rendendo questi giorni ancora più belli. La Polinesia è terra di Honey Moon e, in effetti, la maggior parte delle persone che abbiamo conosciuto sono in Luna di miele. Come gli svizzeri-italiani Lia e Alberto, i nostri  vicini di bungalow, con cui abbiamo condiviso alcune isole e tante chiacchiere. Eppoi, Antonino e Irma, che hanno passaporto statunitense, ma cuore e sorriso calabro-siculo. I loro dolcissimi sorrisi resteranno impressi nelle nostre foto e nei nostri cuori.
La nostra fortuna è che gli ultimi 2 giorni abbiamo cambiato hotel e il nuovo ci ha fatto vivere in paradiso. Tramonti mozzafiato, acqua cristallina, mojito all’ananas meraviglioso e tanti sorrisi in più, meno male.
Mery Coscarelli
(continua)