SIGNA – Il 10 febbraio, alle 19 in Sala Giunta, l’amministrazione comunale di Signa ricorderà il dramma dei nostri confini orientali che comportà una violenta pulizia etnica dell’Istra e la Costa dalmata da parte della neonata Jugoslavia.
Sull’argomento, Giampiero Fossi, assessore della giunta Cristianini ma anche docente di storia, interviene spiegando che “a lungo, per motivi estremamente diversi fra loro, la sinistra, la destra, il centro della politica hanno nascosto o si sono disinteressati dei crimini commessi dal maresciallo Tito contro gli Italiani. Gli stessi profughi, colpevoli spesso solo di essere nati in una certa zona, al loro rientro hanno avuto un’accoglienza che a ragione può definirsi vergognosa. Gli orrori delle foibe rappresentano oggi emblematicamente uno dei simboli dei silenzi della storiografia di un paese che non ha, a differenza della Germania, fatto ancora i conti con il proprio recente passato”.
Fossi invita a riflettere sul nito “Italiani brava gente” visti i misfatti di cui si resero protagonisti nostri connazionali, nel ventennio fascista, in Africa, Grecia e nei Balcani senza dimenticare le leggi razziali e la partecipazione alle persecuzioni di alcune minoranze anche nel nostro Paese. Fossi conclude il proprio intervento in merito alle persecuzioni degli italiani di Istria e Dalmazia ricordando “i nostri connazionali lasciati completamente soli da uno Stato non ancora capace di difendere i propri cittadini in autonomia dalle grandi pressioni internazionali”.
Giorno del ricordo. Una riflessione di Giampiero Fossi
SIGNA – Il 10 febbraio, alle 19 in Sala Giunta, l’amministrazione comunale di Signa ricorderà il dramma dei nostri confini orientali che comportà una violenta pulizia etnica dell’Istra e la Costa dalmata da parte della neonata Jugoslavia. Sull’argomento, Giampiero Fossi, assessore della giunta Cristianini ma anche docente di storia, interviene spiegando che “a lungo, per […]
