SESTO FIORENTINO – Molte le reazioni all’annuncio degli esuberi alla Richard Ginori. L’Unione sindacale di Base sottolinea che “ancora una volta il prezzo più alto della ‘ragion di mercato’ lo pagano i lavoratori, che però non sono rimasti a guardare ed hanno subito proclamato due giorni di sciopero” ed esprime la solidarietà ai lavoratori e “a chi lotta per il proprio futuro e per la giustizia sociale contro le logiche del mercato che sempre più non tengono in considerazione diritti e dignità di chi lavora”. Anche la senatrice Alessia Petraglia di Sinistra Italiana chiede spiegazioni su una situazione, quella della Ginori, che parla di 87 esuberi e che “in questi tre anni aveva invece assunto 50 persone e che sembrava essere impegnata prevalentemente sulla questione dell’acquisto dei terreni su cui si trova lo stabilimento”.
“Delle spiegazioni sono necessarie – dice la senatrice – perchè è proprio difficile capire come non si sia capaci di far decollare un prodotto di eccellenza come quello fatto dalla Richard Ginori e che invece che pensare all’espansione verso nuovi mercati concorrenziali si sia a far ricadere sui lavoratori il peso di scelte, evidentemente, prese alla leggera”.