SESTO FIORENTINO – “Le elezioni politiche si sono concluse con una pesante sconfitta del Partito Democratico su cui dovremo riflettere a fondo, e a tutti i livelli, per individuare le cause e soprattutto per trovare le soluzioni che ci consentiranno di tornare ad essere competitivi”. E’ quanto afferma in una nota il segretario del PD sestese Stefano Gennai. “Il Partito ha traghettato il Paese, nei cinque anni della passata legislatura, fuori dalla peggiore crisi economica degli ultimi decenni – prosegue Gennai – realizzando anche riforme che erano state prima solo oggetto di convegni, ma tutto questo non è bastato. La sconfitta è stata pesante e inaspettata, ma adesso dobbiamo ripartire, anche per dare risposta alla generosità dei nostri militanti ed alla fiducia che hanno riposto in noi gli oltre 6 milioni di elettori”.
Il PD a Sesto Fiorentino ha ottenuto il 38,91% dei voti alla Camera, prosegue Gennai “contribuendo a fare eleggere Roberto Giachetti, con il 43,35% nell’uninominale, ed altri tre candidati (Laura Cantini, David Ermini e Rosa Maria Di Giorgi) nel proporzionale”.
Poco di più ha ottenuto al Senato i(il 39,75%), “contribuendo – dice Gennai – a fare eleggere Dario Parrini, con il 43,56% nell’uninominale, ed altri due candidati (Andrea Marcucci e Caterina Biti) nel proporzionale. Il PD rimane quindi il primo partito con una media di oltre il 39% dei voti, tra Camera e Senato, che rappresenta uno dei migliori risultati sia in Toscana, che tra i Comuni della Piana e dell’intero collegio. Va inoltre sottolineato che il risultato del PD di Sesto è stato raggiunto pur essendo il Partito da quasi due anni all’opposizione in Consiglio Comunale”.
Gennai si esprime anche sulle dimissioni del segretario nazionale Matteo Renzi. “Si avvierà – dice Gennai – nelle prossime settimane un percorso congressuale che darà al Partito Democratico un nuovo gruppo dirigente, capace di ripartire con umiltà, dialogo e senso di responsabilità. In questo percorso il PD di Sesto sarà di nuovo protagonista per mettere in piena evidenza le istanze della città all’interno dell’area metropolitana”.