CAMPI BISENZIO – “Dopo anni di colpevole disattenzione ridaremo valore a ogni singola frazione del nostro territorio. Campi Bisenzio, fra l’altro, non ha frazioni ma veri e propri quartieri, popolosi e ricchi di storia come il Borgo di Capalle, con i suoi tanti tesori artistici, una zona che oggi ha perso servizi ed attrattività, dove il commercio arranca, gli istituti di credito scappano e gli spazi pubblici vanno ridisegnati, garantendo più sicurezza e maggior decoro. Un borgo che saremo noi a far rifiorire”: a dirlo è Paolo Gandola, candidato sindaco di Campi Bisenzio, sostenuto da Impegno Vero, Lega, Forza Italia-Udc-Bresci-Pli, Cambiare si Può e centrodestra campigiano. “Capalle – aggiunge – è un vero e proprio paese nel paese, una zona abitata fin dai tempi etruschi, con i suoi simboli e la grande zona industriale. Qui, valorizzeremo l’antica chiesa parrocchiale dei Santi Quirico e Giulitta, con i suoi grandi tesori, come il crocifisso della fine del 400 con i dolenti opera di Michele Arcangelo Palloni un grande artista campigiano, completamente dimenticato a Campi e che invece è onorato e contemplato in Polonia, dove riposano le sue spoglie”.
E ancora: “Ci batteremo per la messa in sicurezza ad opera del privato del castello che versa in condizioni di grande degrado, transennato, dopo i crolli continui. Per non parlare di piazza Palagione, oramai poco più di un parcheggio. Da oltre 5 anni chiediamo la sua riqualificazione, con lo spostamento dei posti auto in via dello Scalo e la nuova pavimentazione. I lavori dovevano partire nel 2022 ma tutto è stato rinviato dopo il commissariamento del Comune e saranno da noi immediatamente avviati non appena saremo alla guida del Comune. Così come sbloccheremo i lavori per la riqualificazione del ponte sul Bisenzio, con la necessaria messa in sicurezza della spalletta ed una nuova illuminazione. Capalle dovrà tornare ad essere un borgo capace di tutelare la qualità della vita di tutti, dove sia garantita la quiete notturna e dove l’amministrazione comunale, anche con precise ordinanze, sappia dimostrare di tutelare i propri residenti”.
“La nostra attenzione si concentrerà, ancora, su via dei Confini: qui realizzeremo in poco tempo una vera “zona 30”, con la creazione di marciapiedi per il passaggio dei pedoni in piena sicurezza e lo spostamento, al centro della strada dell’antica colonna indicatoria dell’epoca granducale che ritornerà nella sua collocazione originaria. Realizzeremo, poi, un collegamento sicuro e protetto tra “Capalle e Fornello”, verso Villa Montalvo e con le autorità competenti sgombereremo l’ex casa cantoniera, da anni abusivamente occupata, per dire basta, una volta per tutte, allo spaccio di droga dilagante. Tuteleremo il commercio locale, con precisi incentivi, perché non vogliamo più vedere serrande che si abbassano o banche che fuggono da questo territorio senza che il Comune non se ne accorga nemmeno ed avvieremo immediatamente la ricerca dei finanziamenti per far partire i lavori di restauro delle case popolari di via Marconi che versano in condizioni inaccettabili. E infine – conclude Gandola – saremo parte attiva per la riqualificazione dello stadio di via del Tabernacolo con il progetto di ampliamento e ristrutturazione complessiva affinché dopo le troppe promesse andate a vuote possono partire davvero i lavori presso l’impianto. Solo così Capalle potrà tornare bellissima, più sicura e più viva”.