Gandola (FI): “Ponte sul Macinante chiuso? Noi l’avevamo detto ad agosto”

CAMPI BISENZIO – “Con provvedimento urgente e immediatamente eseguibile è stata disposta la chiusura del ponte sul fosso Macinante, che collega via delle Molina con via Ponte al Santo, essendo state accertate lesioni importanti alla struttura. Bene la chiusura se sono venuti meno gli standard di sicurezza, ma come mai fino ad oggi gli uffici […]

CAMPI BISENZIO – “Con provvedimento urgente e immediatamente eseguibile è stata disposta la chiusura del ponte sul fosso Macinante, che collega via delle Molina con via Ponte al Santo, essendo state accertate lesioni importanti alla struttura. Bene la chiusura se sono venuti meno gli standard di sicurezza, ma come mai fino ad oggi gli uffici preposti hanno sottovalutato la questione? Già nell’agosto scorso avevamo segnalato quel ponte e chiesto di fare piena luce. Una richiesta rimasta inascoltata fino a oggi”. A parlare così è Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia a Campi, che aggiunge: “All’indomani del crollo del Ponte Morandi a Genova, nell’agosto scorso con precisa richiesta di accesso agli atti provvedevo a segnalare tre strutture del nostro territorio: il ponte sul Bisenzio in via di San Quirico a Capalle, il ponte sul fosso Macinante fra San Donnino e San Mauro e il ponte alla Rocca di via Santo Stefano. Strutture che presentavano, visivamente, armature scoperte, spallette in pessimo stato e manto stradale con crepe vistose, piloni in cemento sconnessi o fortemente corrosi”.

“Alle tante domande contenute nella richiesta, – continua Gandola – l’ufficio competente, dopo oltre tre mesi, quindi ben oltre i limiti regolamentari, provvedeva a rispondere lapidariamente: “Relativamente al monitoraggio dei ponti e viadotti questo avviene attraverso sopralluoghi periodicamente oppure a seguito di segnalazione di terzi. L’amministrazione sta valutando l’opportunità di mettere su un sistema di monitoraggio attraverso incarico esterno”. Praticamente solo grazie e a seguito della nostra richiesta si era iniziato a valutare la possibilità di svolgere degli accurati monitoraggi”.

“Adesso, invece, leggiamo che addirittura si dispone con urgenza l’immediata chiusura del ponte sul fosso Macinante. Dunque, le nostre preoccupazioni espresse da mesi erano sensate. Ora si proceda con urgenza ai lavori di messa in sicurezza e non si lasci San Donnino e le zone limitrofe abbandonate a se stesse. Ciò detto, rimane inevasa la domanda principale: quale è lo stato delle manutenzioni ordinarie e strutturali e dei collaudi di ponti e cavalcavia del territorio di Campi Bisenzio?”.

“Sul punto – conclude Gandola – provvederemo a protocollare una nuova interrogazione richiedendo di mettere in moto, laddove necessario, un monitoraggio reale delle infrastrutture del nostro territorio tale da offrire rassicurazioni a chi, tutti i giorni, viaggia in automobile”.