CAMPI BISENZIO – Il Comune di Campi Bisenzio perde nuovamente una causa dinanzi al Tar della Regione Toscana “che ha accertato – spiega Paolo Gandola, capo gruppo Forza Italia in consiglio comunale – l’occupazione abusiva e illecita di alcuni terreni a Sant’Angelo a Lecore per motivi di pubblica utilità a cui però non è mai seguita l’adozione del relativo decreto di esproprio”. Gandola poi riporta quanto scritto nella sentenza: “Lo spossessamento senza titolo fa presumere gli estremi della colpa intesa come scorretta gestione della procedura ablatoria mai perfezionata nei confronti dei cittadini ricorrenti in violazione degli obblighi di diligenza ordinariamente esigibili dalle amministrazioni pubbliche nonché dal più generale principio di buon andamento”.
“Anche questa – ha aggiunto Gandola – è l’ennesima dimostrazione di come le passate amministrazioni comunali fossero arroganti, punitive e cattive nei confronti dei cittadini”. Quanto successo risale al 1996 quando “il Comune di Campi Bisenzio dispose l’occupazione d’urgenza di terreni di proprietà di due cittadini ai fini della realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria relative al Peep di Sant’Angelo a Lecore, il cui progetto era stato approvato con delibera del consiglio comunale, contenente la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza delle opere. In seguito alla realizzazione delle opere stesse, però, i terreni vennero irreversibilmente trasformati ma mai acquisiti tramite cessione bonaria o emissione del decreto di esproprio. Per tale ragione i proprietari dei terreni fecero ricorso al Tar della Toscana, chiedendo il risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale per l’utilizzo dell’area di loro proprietà per scopi di interesse pubblico, modificata in assenza di un valido ed efficace provvedimento di esproprio per la realizzazione delle opere di urbanizzazione del Peep di Sant’Angelo a Lecore”.
Con la sentenza n. 1297/2015 il Tar ha condannato il Comune di Campi Bisenzio accogliendo il ricorso e richiedendo di rilasciare in favore degli stessi alcuni appezzamenti di terreni attualmente ancora liberi, nonché di provvedere al risarcimento del danno procurato dalla illegittima occupazione dei terreni predetti.
“Il sindaco che firmò le ordinanze di occupazione – conclude Gandola – era Adriano Chini, l’assessore competente l’attuale consigliere del Pd Giancarlo Paolieri ma anche il comportamento di questa amministrazione non è stato lodevole, visto che nel corso del giudizio ha richiesto in più occasione la sua conclusione per intervenuta prescrizione salvo poi, obtorto collo, venire condannata e contraddetta dal collegio del Tar. A oggi dunque, il consiglio comunale è stato chiamato solamente ad approvare un debito fuori bilancio pari a 8.056,71 euro relativi alle spese processuali. I ricorrenti, però, hanno ovviamente richiesto la determinazione dei criteri per calcolare il valore dei terreni; per questo sarà necessario attendere il successivo giudizio che, certamente, assesterà al Comune di Campi Bisenzio l’ennesimo obbligo di procedere al risarcimento per un’occupazione svolta in maniera non conforme alla legge e alle più elementari norme di buongoverno”.