Gandola (FI) critica la comunicazione istituzionale del sindaco

CAMPI BISENZIO – Paolo Gandola (Forza Italia) attacca la comunicazione esterna del sindaco di Campi, novello John Lennon scalzo sulle strisce (non di Abbey Road a Londra) ritratto in un manifesto (con altri assessori) per promuovere gli interventi di manutenzione stradale promossi dalla sua amministrazione.
“Il problema della mancanza della segnaletica orizzontale sulle strade – sostiene Gandola – è una realtà e l’ennesima campagna mediatica del sindaco ne mortifica la gravità. Inoltre, a testimonianza dell’assoluta irriverenza di questa amministrazione verso i propri cittadini, sulla sinistra del manifesto si vede bene anche un’auto in pieno divieto di sosta”.
Le critiche di Forza Italia vanno oltre fino a toccare le questioni economiche.
Secondo Gandola “le somme destinate al rifacimento della segnaletica hanno subito un decurtamento importante  (- 40.000 euro), risultano tagliate anche le somme destinate al servizio di igiene urbana , tagliate pure le somme per consentire l’educazione civica stradale nelle scuole, ancora risulta lunga e superiore ad un anno l’attesa per il soddisfacimento della richiesta di realizzazione degli stalli per i disabili”.
Anche il problema della sicurezza fa inalberare Forza Italia che spiega come “nNon paghi il sindaco parla anche di una Campi sicura, facendo riferimento alla sicurezza urbana, che oggi invece, continua Gandola, non c’è affatto”. E così Gandola sciorina che “nel 2014 i furti sono stati 1229 di cui 208 in abitazioni ma per l’attuale amministrazione in città non esiste alcun problema sicurezza”.
Forza Italia si dichiara “contraria anche alla rubrica televisiva di comunicazione istituzionale sull’emittente Tele Iride”.
“Di fronte a tutto ciò – conclude Gandola – chiedo ai cittadini uno scatto d’orgoglio. Che facciano sapere al Sindaco il loro disgusto verso queste spese e queste comunicazioni imbarazzanti. Da parte nostra, nei prossimi giorni chiederemo ai cittadini di esprimersi in modo appariscente e dimostrare, così, tutta la loro disapprovazione verso questo modo arrogante di fare politica”.