Galli (Lega): “Inquinamento acustico derivante dall’aeroporto di Peretola, bisogna intervenire”

FIRENZE – “Da giorni, sui mass-media, si dibatte a livello politico, per l’ennesima volta, sullo sviluppo dello scalo aeroportuale di Peretola ma si sta tralasciando un importante aspetto, a nostro avviso, per nulla secondario”: a lanciare l’allarme è Giovanni Galli, consigliere regionale della Lega, che poi spiega di cosa si tratta: “Infatti, c’è un’emergenza concreta […]

FIRENZE – “Da giorni, sui mass-media, si dibatte a livello politico, per l’ennesima volta, sullo sviluppo dello scalo aeroportuale di Peretola ma si sta tralasciando un importante aspetto, a nostro avviso, per nulla secondario”: a lanciare l’allarme è Giovanni Galli, consigliere regionale della Lega, che poi spiega di cosa si tratta: “Infatti, c’è un’emergenza concreta che si protrae da più di 20 anni ed è rappresentata dall’inquinamento acustico a cui sono sottoposti alcuni quartieri fiorentini, come Brozzi, Quaracchi e ovviamente Peretola, derivante proprio dalla normale attività quotidiana dell’aeroporto cittadino. A tal proposito, quindi, ho predisposto una mozione in cui chiedo espressamente di risolvere definitivamente il pesante e palese disagio a cui sono soggetti gli abitanti delle predette zone di Firenze, che negli ultimi venti anni hanno subito, senza alcuna colpevole attenzione da parte  della pubblica amministrazione, le conseguenze di emissioni sonore prodotte dai sorvoli aerei, decisamente ben oltre i limiti di legge”.

“La plausibile ipotesi-sottolinea il rappresentante della Lega – che  la soluzione definitiva sul potenziamento e ammodernamento dell’aeroporto di Firenze sia questione ancora lontana dal trovare una effettiva risposta, pone dunque l’amministrazione, ovvero il gestore dello scalo, davanti alla responsabilità di ottemperare alle prescrizioni previste nel decreto Via 0676/2003, in particolare proprio per quanto riguarda l’inquinamento acustico, così da preservare tutti quei residenti che, quando l’operatività dell’aeroporto sarà nuovamente garantita, si troveranno a subire nuovamente i disagi prodotti dell’infrastruttura senza che, nel mentre, sia stata a loro garantita alcuna effettiva tutela sanitaria. Pertanto, cerchiamo di essere, finalmente, un po’ concreti e risolviamo una problematica che, attualmente, pare essere completamente ed improvvidamente uscita dai radar”.