SESTO FIORENTINO – Sospensione urgente dell’attività venatoria per le condizioni meteo. E’ quanto chiede in una lettera aperta al Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi e agli assessori regionali alla Caccia, Marco Remaschi e all’Ambiente, Federica Fratoni il delegato regionale del WWF Roberto Marini.
Ecco il testo della lettera:
“Le eccezionali condizioni climatiche che si sono verificate in questi giorni nella nostra Regione, pur non avendo raggiunto il livello di vera e propria calamità verificatosi in altre Regioni, hanno senza dubbio determinato un enorme fattore di stress per la fauna selvatica. L’ondata di gelo che ha colpito tutto il territorio nazionale ha infatti messo a dura prova la resistenza degli animali selvatici sia per gli effetti diretti del freddo, che ha toccato punte inusitate in particolare nelle ore notturne, sia per gli effetti indiretti, quali la riduzione dele fonti trofiche (specchi d’acqua ghiacciati, vegetazione coperta da neve, vegetazione danneggiata dal freddo, …). Di fronte a questa emergenza, che per molte specie va anche a ricadere su preesistenti situazioni di difficoltà, è urgente che la Regione adotti tutte le azioni possibili per ridurre i danni che si stanno verificando a carico della fauna selvatica, che è patrimonio pubblico di tutti i cittadini. In quest’ottica, la prima e più efficace azione è e deve essere la sospensione dell’attività venatoria. Concedere una ‘tregua’ alla fauna selvatica almeno per quanto riguarda la caccia è un provvedimento doveroso e necessario. D’altronde un provvedimento di questo tipo è ben prefigurato e previsto dalle stesse normative di settore. In particolare: – la Legge Quadro nazionale sulla caccia (LN 157/92) all’articolo 19 comma 1 prevede che: Le regioni possono vietare o ridurre per periodi prestabiliti la caccia a determinate specie di fauna selvatica di cui all’articolo 18, per importanti e motivate ragioni connesse alla consistenza faunistica o per sopravvenute particolari condizioni ambientali, stagionali o climatiche o per malattie o altre calamità. – La Legge regionale sulla caccia, LR 3/94, recepisce tale dettato con il comma 7 dell’articolo 30, dove si dispone che ‘per motivate e rilevanti ragioni connesse ala consistenza faunistica, o per sopravvenute particolari condizioni ambientali, stagionali, climatiche o per malattie o per altre calamità, il calendario venatorio può recare disposizioni riduttive per l’esercizio della caccia. Tale eventualità è sottolineata in particolare per alcune specie nella stessa recente delibera sul calendario venatorio toscano 2016-2017 (Delib reg 752/2016), dove si afferma in particolare per la specie Beccaccia che ‘la Regione Toscana provvederà a sospendere il prelievo in caso si verifichi l’ondata di gelo’.
In considerazione di quanto sopra, si chiede che la Regione Toscana voglia urgentemente e con applicazione immediata disporre un generale divieto di caccia sul proprio territorio fino almeno a condizioni climatiche normalizzate”.