Fossi “Le Signe unite una realtà”

SIGNA – La “grande Firenze” apre il dibattito nelle singole amministrazioni. “In situazioni particolarmente veloci dove la necessità di cogliere le sfide quotidiane – dice l’assessore Gaimpiero Fossi – cariche spesso di difficoltà, che il presente ci lancia occorre forse anche ripensare la struttura delle nostre realtà amministrative. Penso sia importante sviluppare su queste tematiche […]

SIGNA – La “grande Firenze” apre il dibattito nelle singole amministrazioni. “In situazioni particolarmente veloci dove la necessità di cogliere le sfide quotidiane – dice l’assessore Gaimpiero Fossi – cariche spesso di difficoltà, che il presente ci lancia occorre forse anche ripensare la struttura delle nostre realtà amministrative. Penso sia importante sviluppare su queste tematiche un adeguato dibattito che, scevro da slogan e facili, nonché fittizi, calcoli, possa portare a una concreta riflessione su quanto può essere più utile al bene comune”.
Secondo Fossi il riferimento a Firenze è anche un fatto “storico”.
“Il riferimento è quello della Firenze del Trecento – dice Fossi – una città che iniziava ben prima delle mura che la circondavano e che inglobava, in un unico sistema vitale e operativo, comunità poste a decine di chilometri di distanza. Tutta la città metropolitana è, e deve essere, Firenze ma la ricchezza di storia, di lavoro, di vita che da secoli si sviluppa nei nostri territori non può essere perduta: l’ultima cosa che può servire a Firenze è avere innumerevoli periferie morte”.
Un’area che si sviluppa e che può essere valorizzata accanto alla grande città.
“Le realtà della cintura fiorentina – prosegue Fossi – devono essere valorizzate e armonizzate in un sistema sicuramente più funzionale di quello presente ma il loro contributo, anche di rappresentanza attiva, deve muoversi in ottiche non certo da vuota burocrazia contabile. Già attualmente, a livello comunale, le società della salute, le conferenze zonali per l’istruzione e molte altre funzioni associate parlano nuovi linguaggi metropolitani ma ulteriori passi devono essere fatti partendo anche da quelle che sono ipotizzate come unioni di comuni. L’unica strada, secondo me, percorribile utilmente per il territorio signese è l’unione fra i comuni di Signa e di Lastra a Signa con la conseguente creazione di una nuova entità omogenea per abitanti a quella dei vicini comuni di Scandicci, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio”.
Le Signe unite, una realtà che, secondo Fossi “ha tutte le caratteristiche per non restare bloccata in una sterile fusione a freddo creata a tavolino con calcoli più rispondenti ad ipotetiche contabilità che a quello che può essere definito lo spirito vero e attivo di una comunità”. Ci sono anche oggi, spiega l’assessore, elementi e situazioni in comune. “Signa e Lastra sono unite oggi in un unico vicariato – prosegue Fossi -e nella stessa camera del lavoro; numerose sono le associazioni, soprattutto sportive, che fanno riferimento ad entrambi i paesi, molteplici le funzioni e le attività comuni ad entrambe le amministrazioni”.