Fossi: “Incidenti mortali sul lavoro, non dobbiamo lasciare sole le famiglie”

SIGNA – Non c’è dubbio che la tragica morte sul lavoro, venerdì sera in una ditta dell’Osmannoro, di Fabio Rossini, appena 21 anni, abbia lasciato un segno profondo nella comunità signese. E se questa mattina l’ennesima vittima di un incidente sul lavoro è stata ricordata proprio sul luogo dove si è consumata la tragedia (alla presenza […]

SIGNA – Non c’è dubbio che la tragica morte sul lavoro, venerdì sera in una ditta dell’Osmannoro, di Fabio Rossini, appena 21 anni, abbia lasciato un segno profondo nella comunità signese. E se questa mattina l’ennesima vittima di un incidente sul lavoro è stata ricordata proprio sul luogo dove si è consumata la tragedia (alla presenza dei sindaci di Sesti, Campi e Calenzano, del vice-sindaco di Signa, Sara Ambra, delle organizzazioni sindacali e di numerosi cittadini), anche l’assessore alla cultura del Comune di Signa, Giampiero Fossi ha inviato alla nostra redazione alcune riflessioni: “La tragica fine di Fabio Rossini, proprio a pochi giorni dalla celebrazione del 1 maggio, richiama tutta la comunità a una riflessione e al ricordo verso quanti hanno perso la vita sul lavoro. Di fronte al dispiacere e all’indignazione che dobbiamo provare verso quanto macchia uno dei principali valori della nostra Costituzione, abbiamo il dovere di lavorare quanto più possibile sulla sicurezza e il desiderio che le famiglie colpite da simili lutti non siano lasciate sole neppure nel ricordo”. “A Signa, – ha aggiunto Fossi – accanto alla chiesa di San Lorenzo, fu innalzato dalle Acli un monumento dedicato a tutti i caduti sul lavoro. Nell’area ferroviaria è stato recentemente restaurato il parco della rimembranza dedicato ai ferrovieri caduti dove ogni anno, grazie al Museo di oggettistica ferroviaria Galileo Nesti, viene effettuata una cerimonia commemorativa in ricordo di chi ha perso la vita onorando con il proprio impegno l’articolo 1 della nostra Costituzione”.