SESTO FIORENTINO – Una delegazione di Forza Italia composta da Maria Tauriello consigliere di Sesto Fiorentino, Marco Allegrozzi ed Elisa Lotti coordinatori comunali di Sesto e Calenzano, ha incontrato, mercoledì scorso il segretario di Assidea l’associazione che riunisce oltre mille commercianti ambulanti, nata per contrastare la direttiva Bolkestein. “Se a Campi al momento, la questione non appare dirimente – dicono gli esponenti di Forza Italia – a Sesto è necessario ed urgente affrontare la questione dell’uso degli spazi del nostro rinomato mercato cittadino, visto che a maggio inizieranno a scadere le concessioni a suo tempo rilasciate ai commercianti ambulanti”.
“Quali sono le intenzioni del sindaco Falchi?- chiede Tauriello – Come noto, nei giorni scorsi, il decreto milleproroghe ha rinviato la scadenza delle concessioni al 31 dicembre 2020. Ovviamente, l’Amministrazione di Sesto ha provveduto a ritirare il regolamento per “la disciplina dell’organizzazione e dello svolgimento delle funzioni comunali in materia di commercio su aree pubbliche” che doveva essere discusso durante il prossimo consiglio comunale. In attesa della conversione in legge del decreto milleproproghe cosa intende fare il sindaco Falchi? Ed anche dopo la conversione del Decreto, viste le concessioni in scadenza, l’Amministrazione sestese intende procedere a prorogare la situazione in essere?”. Domande che saranno portate da Forza Italia nella discussione del Consiglio comunale con una interrogazione.
“La questione, peraltro, rientra in due ordini di problemi – afferma Allegrozzi – in primo luogo gli ambulanti si chiedono per quale ragione la loro attività sia stata inserita tra quelle della direttiva Bolkestein, ed in secondo luogo perché considerata nella categoria “risorse naturali limitate”.
Inoltre Tauriello ha chiesto la convocazione della quinta Commissione “per ascoltare, in audizione, il segretario di Assidea in qualità di rappresentante dei numerosi commercianti ambulanti che operano nel nostro mercato”.
Forza Italia continuerà “a seguire con attenzione la vicenda ritenendo che la politica debba stare della parte dei lavoratori ed in particolare degli oltre 160 operatori del mercato sestese” ed è “contraria a rimettere a bando tutte le concessioni, con la prospettiva che operatori della finanza, fondi di investimento e gruppi di interesse facciano man bassa, anche a Sesto Fiorentino, di quelle piccole attività commerciali che, oltre ad essere fonte di sostentamento per centinaia di famiglie, fanno ormai parte della nostra cultura e della nostra tradizione storica e devono restare parte fondamentale delle nostre città e del nostro vivere sociale”.