Forza Italia: “Autobus sovraffollati e tariffe più care? Le responsabilità sono della giunta regionale”

SIGNA – Su tutte le problematiche relative ai disagi legati alle corse degli autobus sovraffollate e al rincaro dei biglietti è intervenuta Forza Italia in blocco”, ovvero i due consiglieri comunali Gianni Vinattieri ed Elisa Cerri e il coordinatore comunale Lorenzo Cecchi. “E della settimana scorsa – spiegano – la notizia che una studentessa è […]

SIGNA – Su tutte le problematiche relative ai disagi legati alle corse degli autobus sovraffollate e al rincaro dei biglietti è intervenuta Forza Italia in blocco”, ovvero i due consiglieri comunali Gianni Vinattieri ed Elisa Cerri e il coordinatore comunale Lorenzo Cecchi. “E della settimana scorsa – spiegano – la notizia che una studentessa è svenuta in autobus a causa delle condizioni di eccessiva presenza di persone. Situazione diventata costante con l’apertura delle scuole e che si somma all’aumento delle tariffe del servizio di Trasporto pubblico locale. Due tendenze, quindi, diverse ma confluenti nell’aumento dei disagi per i cittadini: aumento del costo del servizio a fronte di un suo peggioramento in termini di qualità ed efficienza. In questi giorni molte proteste si sono levate ma nessuna ha centrato la causa del problema, che risiede nell’incapacità amministrativa della giunta regionale toscana”.

“Con la legge regionale numero 65 del 2010, infatti, – spiegano i tre esponenti di Forza Italia – la Regione ha individuato un nuovo modello di governo del sistema del Trasporto pubblico locale consistente in un unico ambito territoriale ottimale coincidente con tutto il territorio regionale e con un unico gestore del servizio. Quindi un unico gestore del Tpl da selezionare tramite gara a evidenza pubblica per tutto l’ambito regionale. La stessa legge prevedeva “l’avvio delle procedure per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale su gomma ad un unico gestore, a partire dal 1 gennaio 2012”. In conseguenza all’approvazione della nuova programmazione Tpl regionale i gestori pro tempore del servizio (Ataf & Li-nea) si dichiararono indisponibili a proseguire la sua erogazione. Di converso, Provincia e Città metropolitana si appellarono alla indispensabilità della continuità del servizio pubblico. Per uscire dallo scontro si arrivò a un “accordo transattivo”: Ataf & Li-nea si impegnavano a continuare il servizio di Tpl nelle more dell’espletamento della gara regionale a fronte di una “maggiore compensazione economica”.

“In particolare, e come esempio, – si legge in una nota – il Comune di Signa, come compensazione integrativa, ha corrisposto ad Ataf & Li-nea dal 2010 al 2014 circa 27.000 euro. Sempre il Comune di Signa nel 2012 ha deliberato la dismissione del servizio in economia Tps (Trasporto pubblico locale all’interno del territorio comunale) solo dopo la conclusione della gara regionale. Dismissione che poi ha subito un’accelerazione improvvisa per diventare effettiva già il 1 maggio 2017: con gara regionale non ancora conclusa”.

“Dal 2012 a oggi – aggiungono – la giunta regionale non è riuscita a concludere la gara per il gestore unico del Tpl. Dovendosi affidare per la non cessazione del servizio pubblico, tramite una cospicua compensazione economica, ad aziende che non hanno più interesse imprenditoriale a investire nello sviluppo di un asset a tempo. Ne consegue che a livello politico, più che abbandonarsi a generiche proteste o attacchi alla gestione attuale del Tpl, si dovrebbe richiamare la giunta regionale alla conclusione di un iter che sta diventando paradossale”.