Forestazione diffusa, le prime tre aree per rendere la città più verde e mitigare gli effetti climatici

PRATO – Sono in via Montalese, alla Stazione di Borgonuovo e in via Clementi le primi tre aree delle 20 di proprietà comunale – di cui tre in piazze del centro storico – individuate dall’Amministrazione per incrementare la dotazione arborea ed arbustiva ed attuare così la strategia della forestazione diffusa, nell’ambito del più ampio progetto […]

PRATO – Sono in via Montalese, alla Stazione di Borgonuovo e in via Clementi le primi tre aree delle 20 di proprietà comunale – di cui tre in piazze del centro storico – individuate dall’Amministrazione per incrementare la dotazione arborea ed arbustiva ed attuare così la strategia della forestazione diffusa, nell’ambito del più ampio progetto di Prato Forest City,  come strumento per far fronte ai cambiamenti climatici.  Questa mattina è stata aperta al pubblico l’area di piazza della stazione di Borgonuovo/via Timavo, dove sono stati piantati 19 alberi: tra questi l’ippocastano rosa, il cedro, il lillà e il ciliegio giapponese. Erano presenti all’apertura il sindaco e gli assessori all’Urbanistica e alla Città curata. La scelta delle aree è avvenuta attraverso l’utilizzo dei dati satellitari Landasat e dai rilevamenti mediante la rete di centraline presenti sul territorio ed elaborati da Cnr–Ibe, dai dati demografici trasmessi dall’Ufficio statistica e dal data base delle proprietà: l’incrocio dei dati ha fornito una scala di criticità di tipo ambientale per temperatura, isole di calore e presenza di inquinanti aerei, su cui  intervenire a parità di costo e strategie di indirizzo politico. Le aree sono 20, tra cui piazza Santa Maria delle Carceri, piazza del Comune e sono distribuite all’interno del territorio urbanizzato, individuate e identificate come Aree a verde pubblico e parchi esistenti dal Piano operativo. La stima dello stoccaggio di Co2 a 10, 20 e 30 anni dei 755 alberi previsti da progetto, considerando una media di 0,035 t/anno per albero è di 264,25 tonnellate nell’arco di 10 anni, 528,5 in 20 anni e 792,75 in 30 anni. 

Ed ecco le prime tre aree ad essere realizzate. Via Montalese/via Caduti senza Croce: l’area è di oltre 3.000 mq, posta all’incrocio di due viabilità e limitata a sud dalla chiesa di San Giovanni Battista. Il progetto prevede la messa a dimora di 12 alberature che vanno a rafforzare l’azione dei tigli e ad introdurre specie arboree al momento non presenti al fine di favorire la biodiversità, oltre ad inserire note di colore grazie alle fioriture e al fogliame. Piazzale Stazione Borgonuovo/via Timavo: l’area è di circa 1.300 mq posta all’incrocio tra il piazzale e una viabilità di quartiere e delimitata a nord ed est da verde pubblico di previsione e alcuni edifici residenziali. Al fine di mitigare le alte temperature rilevate e la presenza di concentrazioni di particolato, il progetto prevede la messa a dimora di 19 alberature che vanno a creare un polmone verde a servizio della zona introducendo specie arboree di diverse specie al fine di favorire la biodiversità, oltre ad inserire note di colore grazie alle fioriture e al fogliame. Via Muzio Clementi: l’area è di quasi 700 mq posta all’incrocio di due viabilità, oltre la quale a nord è presente un complesso scolastico e limitata a sud ed est da edifici residenziali. Al fine di mitigare le alte temperature rilevate e la presenza di concentrazioni di particolato, il progetto prevede la piantumazione di 6 alberature che vanno a rafforzare l’azione dei pini e ad introdurre specie arboree al momento non presenti al fine di favorire la biodiversità, oltre ad inserire note di colore grazie alle fioriture e al fogliame.