Fiom Cgil: “Qf (ex Gkn), oggi incontro in Regione. Ma il piano industriale è ancora in stallo”

FIRENZE – Si è tenuto questa mattina in Regione un tavolo istituzionale per la vertenza ex Gkn, ora Qf spa. Un incontro convocato da giorni al quale hanno preso parte Regione, Città metropolitana, Comune di Campi, sindacati, le Rsu e l’azienda. Si tratta di un incontro per fare il punto della vertenza visto che, a […]

FIRENZE – Si è tenuto questa mattina in Regione un tavolo istituzionale per la vertenza ex Gkn, ora Qf spa. Un incontro convocato da giorni al quale hanno preso parte Regione, Città metropolitana, Comune di Campi, sindacati, le Rsu e l’azienda. Si tratta di un incontro per fare il punto della vertenza visto che, a livello istituzionale, l’ultimo appuntamento risale al 20 aprile scorso al Ministero dello sviluppo economico. E in quell’occasione, le stesse istituzioni avevano chiesto al Mise di svolgere un ruolo di garanzia – e di trasparenza nei confronti dei lavoratori e degli altri soggetti istituzionali – visto che erano emersi incontri tra i massimi vertici del Decastero e i futuri partner commerciali dell’attuale proprietario, Francesco Borgomeo. Da quel momento, però, il Ministero non ha più fatto sapere notizie ufficiali sugli sviluppi di tali incontri. Così è scesa in campo la Regione per riunire tutti i soggetti interessati con la speranza di accelerare il confronto e, quindi, il processo di reindustrializzazione della ex fabbrica di semiassi.

Le Rsu ex Gkn, inoltre, si sono presentate in Regione per avere un primo colloquio. “Se chiediamo un incontro urgente alla Regione presso il presidio e non riceviamo risposta, il presidio viene urgentemente in Regione” scrive il Collettivo di fabbrica su Facebook. E aggiunge: “Qui finisce ogni rapporto non chiaro e ‘privatizzato’ tra istituzioni e azienda. Se vi sembriamo una rana da bollire, guardateci un pochino più da vicino. Imparando da tutte le vertenze che sono state raggirate, per il riscatto di tutti quelli che nella nostra condizione sono stati logorati e sconfitti, noi siamo ancora qua. E forse alla fine non cambieremo nulla ma non smetteremo mai di entrare nella stanza dei bottoni per raccontarvi tutto”.

Sull’incontro odierno in Regione (alla presenza del presidente Eugenio Giani, del consigliere regionale, Valerio Fabiani, dell’assessore regionale Alessandra Nardini, del sindaco della Città metropolitana di Firenze, Dario Nardella, del sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, della Rsu Fiom QF, delle organizzazioni sindacali e dell’azienda) si sono espressi anche Stefano Angelini, Fiom Cgil Firenze, e Simone Marinelli, Fiom Cgil nazionale: “Formalmente siamo stati convocati dalla Regione per la presentazione degli investitori e di un rappresentante legale di quest’ultimi. Di fatto al tavolo, si è seduto un professionista rappresentante soltanto il progetto, il quale ha riferito che gli investitori, che insieme a Borgomeo dovrebbe mettere in atto la reindustrializzazione, sono a perfezionare gli accordi tra di loro. L’eventuale closing è previsto entro luglio dall’accordo quadro firmato il 19 gennaio”. E ancora: “Noi eravamo arrivati al tavolo per comprendere ulteriori dettagli della reindustrializzazione e della messa a terra del piano anche attraverso la presenza degli investitori. Tuttavia, la discussione è stata analoga a quelle precedenti. Per l’ennesima volta, ci siamo trovati ad un incontro a ridosso della scadenza della proroga di cassa d’integrazione, spostando quindi l’attenzione del tavolo verso questa emergenza, invece che verso il focus principale: il progetto di reindustrializzazione. Chiediamo che la Regione giochi un ruolo preminente e che pretenda maggiore concretezza del progetto proposto da Borgomeo attraverso una certificazione dei soggetti, la loro entrata all’interno del progetto. Fondamentale in questa fase è che il Mise torni a rivestire il ruolo di garante del percorso stabilito nell’accordo quadro del 19 gennaio. Riteniamo inoltre necessario approfondire il loro ruolo all’interno dell’azienda e le azioni che intente intraprendere da qui alle prossime settimane”.