“Festa della birra” nei Renai, le ordinanze della Polizia municipale

SIGNA – Non c’è dubbio che i fatti successi a Torino in occasione della finale di Champions fra Juventus e Real Madrid abbiano influito anche sulle manifestazioni del resto d’Italia e, per quanto ci riguarda più da vicino, anche nel nostro comprensorio. Come dimostrano le circolari emesse prima dal capo della polizia Franco Gabrielli (il 7 giugno) e successivamente dal Ministero dell’interno in materia di sicurezza. A Signa la “riprova” di tutto ciò è estremamente attuale, come testimoniano le due ordinanze emesse dalla Polizia municipale (102 e 111) in concomitanza con la svolgimento della “Festa della birra” nel parco dei Renai. Di tutto questo ne abbiamo parlato con il comaNdante Fabio Caciolli (nella foto), che ci ha parlato di una “situazione tutto sommato tranquilla grazie anche al lavoro svolto dagli organizzatori della manifestazione”. “Dopo quanto successo a Torino in piazza San Carlo – continua Caciolli – gioco forza è stata rivista tutta la filiera della sicurezza in occasione di manifestazioni pubbliche, con prescrizioni molto più restrittive rispetto al passato”. Vanno viste in questa direzione tutte le decisioni contenute nelle due ordinanze come per esempio il divieto di accesso dei veicoli sul ponte sul Bisenzio (quello che conduce nei Renai) nei giorni feriali alle 20.30 e nei festivi alle 21.30; ma anche i controlli all’ingresso o i “contapersone” di cui si è dotata l’organizzazione della festa che si è avvalsa della collaborazione di una società di sicurezza. Pensiamo inoltre alla maggiore accessibilità per i mezzi di soccorso, che hanno vie di fuga più sicure, o al divieto di sosta in alcuni tratti di via Arte della paglia. “La circolare del capo della polizia – conclude Caciolli – ci permette di lavorare più sulla prevenzione che sulla repressione e, a oggi, posso assicurare che “situazioni” particolari non ce ne sono state, a partire dalla musica che, come da accordi con gli organizzatori, a mezzanotte, salvo qualche proroga, cessa”.