“Festa del ferroviere”: anche l’edizione del 2018 si conferma di successo

SIGNA – C’è stata la donazione al museo, da parte della famiglia Lelli, di tre medaglie Avis appartenute a Renzo, ferroviere di lungo corso e appunto donatore di sangue. C’è stata la lettura di un racconto, di fantasia, scritto da Luca Matteo Pistolesi nell’anno scolastico 2008/2009 sul mondo delle ferrovie e, in particolare, sulla stazione […]

SIGNA – C’è stata la donazione al museo, da parte della famiglia Lelli, di tre medaglie Avis appartenute a Renzo, ferroviere di lungo corso e appunto donatore di sangue. C’è stata la lettura di un racconto, di fantasia, scritto da Luca Matteo Pistolesi nell’anno scolastico 2008/2009 sul mondo delle ferrovie e, in particolare, sulla stazione di Signa. Racconto che è stato letto da Virginia, nipote di Mario Puccioni, noto come il “cappellaio magico” per quelle che erano le sue fedeli riproduzioni di cappelli, compresi proprio quelli che hanno fatto la storia delle Ferrovie dello Stato. Così come c’è stata, dopo nove anni (e per loro è stato il coronamento di un sogno) la prima apertura al pubblico del plastico in scala N, ancora in costruzione, a cura del gruppo modellistico Manrico Mennucci. Ma soprattutto, alla “Festa del ferroviere” che si è svolta sabato mattina alla stazione di Signa,  c’è stata la partecipazione, come di consueto, di tanta gente: cittadini comuni, ex ferrovieri, rappresentanti delle istituzioni, fra cui il sindaco Alberto Cristianini e gli assessori Adriano Paoli, Marinella Fossi e Giampiero Fossi. A fare gli onori di casa il presidente dell’associazione ferrovieri Signa “Galileo Nesti onlus” Salvatore Leoni e il presidente onorario Angelo Pezzati, che ha voluto ribadire come “la festa del ferroviere rappresenti un momento di unità per chi ha fatto e continua a fare questo lavoro”.

(Per le fotografie si ringraziano Alessandro Desideri e Giuseppe Berardi).