Fatturazione elettronica per gli enti ecclesiastici: in tanti all’incontro a Spazio Reale. Cosa fare per chi non c’era

CAMPI BISENZIO – Dal 1 gennaio è entrata in vigore la fatturazione elettronica. E poco prima di Natale, presso la Fondazione Spazio Reale, gli Uffici Amministrativi della Curia hanno illustrato obblighi, problematiche e soluzioni riguardanti gli enti ecclesiastici. All’invito, che era rivolto principalmente ai membri dei Consigli Parrocchiali per gli Affari Economici (Co.P.A.E.) hanno risposto […]

CAMPI BISENZIO – Dal 1 gennaio è entrata in vigore la fatturazione elettronica. E poco prima di Natale, presso la Fondazione Spazio Reale, gli Uffici Amministrativi della Curia hanno illustrato obblighi, problematiche e soluzioni riguardanti gli enti ecclesiastici. All’invito, che era rivolto principalmente ai membri dei Consigli Parrocchiali per gli Affari Economici (Co.P.A.E.) hanno risposto oltre 130 persone, in rappresentanza di 75 parrocchie della Diocesi; si tratta di numeri rilevanti che, considerato il periodo prenatalizio particolarmente denso di impegni per le attività parrocchiali, hanno sorpreso gli organizzatori, soddisfatti per l’interesse suscitato dall’incontro che ha visto anche una attiva partecipazione degli intervenuti, con quesiti e casi pratici sottoposti ai relatori. Nel corso dell’incontro, condotto dall’Economo diocesano e dal consulente fiscale della Curia, Davide Lastraioli, sono state brevemente tratteggiate le novità introdotte dalla nuova normativa e fornite indicazioni operative e suggerimenti per l’approccio alle nuove procedure.
L’innovazione avrà ovviamente un impatto diverso a seconda che la parrocchia sia o no titolare di partita Iva, ovvero svolga anche attività di carattere commerciale (come, per esempio, la gestione di cinema, teatro e cos via dicendo); in quest’ultimo caso – che in ambito diocesano interessa però un’esigua minoranza di parrocchie – le ricadute sulla gestione amministrativa saranno significative ed è quindi necessaria l’assistenza di un professionista.
Per la quasi totalità delle parrocchie sarà invece sufficiente porre in essere alcuni accorgimenti operativi che, per pronto riferimento e a beneficio di chi non è potuto essere presente all’incontro del 18 dicembre scorso, sono sinteticamente riepilogati nelle indicazioni pubblicate qui sotto. In particolare per la ricezione delle fatture, si raccomanda l’utilizzo del Codice Destinatario (CD), per molteplici aspetti ritenuto preferibile rispetto al recapito attraverso la casella di posta elettronica certificata (PEC). Gli Uffici Amministrativi restano a disposizione per dare risposta ad eventuali quesiti sull’argomento, da formularsi a mezzo posta elettronica alla casella economato@diocesifirenze.it.

Fattura elettronica – Caratteristiche

Redatta con un PC, tablet o smartphone

Trasmessa elettronicamente tramite il Sistema di Interscambio (SDI)

Utente “commerciale”
ricevuta a un indirizzo telematico

Utente “NON commerciale”
(è il caso della gran maggioranza delle parrocchie della diocesi di Firenze)
consegnata in Area riservata sul Sito dell’Agenzia delle Entrate.

N.B. – ancorché sia possibile il recapito su una casella di posta elettronica certificata (PEC), si sconsiglia l’utilizzo di tale canale

Conservata elettronicamente

Non è la semplice memorizzazione su un PC del file della fattura, ma si tratta di un processo regolamentato nello specifico dal Codice dell’Amministrazione Digitale.
Garantisce che nel tempo le fatture non saranno mai perse, saranno sempre leggibili e accessibili in originale.
Il processo di conservazione elettronica è fornito da operatori privati certificati, ma può essere richiesto anche all’Agenzia delle Entrate per tutte le fatture emesse e ricevute elettronicamente attraverso il Sistema di Interscambio (SDI).

Fattura elettronica – Cosa fare

Utente “NON commerciale”
(è il caso della grande maggioranza delle parrocchie della diocesi di Firenze)
Comunicare ai fornitori il proprio Codice Fiscale ed il Codice Destinatario (CD) generico:
0000000

Acquisire credenziali per accesso al sito dell’Agenzia delle Entrate.

Accedere periodicamente, con regolarità, al sito dell’Agenzia delle Entrate per scaricare gli originali delle fatture dall’area riservata.

N.B. – il fornitore deve inviare la fattura tramite il Sistema di Interscambio (SDI), ma deve anche consegnare al cliente una copia su carta e deve ricordargli che la fattura originale è quella elettronica che può essere consultata e scaricata dal sito dell’Agenzia delle Entrate.

Utente “COMMERCIALE”
(sono le parrocchie in possesso di partita Iva)

Concordare strumenti e procedure con il proprio commercialista.