SESTO FIORENTINO/CAMPI BISENZIO – “La crepa nelle certezze degli esponenti del Pd sul futuro della Piana è ormai una voragine”. Non usano certo mezze misure Tommaso Grassi e Tommaso Fattori (nella foto), consiglieri regionali di Sì Toscana a Sinistra, in merito al dibattito in corso, sui grandi temi e non, nel territorio della Piana. “Dopo che il sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, ha iniziato una crociata personale contro gli inceneritori, al punto da andare a Parma per incontrare il suo collega Federico Pizzarotti, – dicono – le prime dichiarazioni del nuovo segretario Dem di Sesto Fiorentino lasciano basiti: sul potenziamento dell’aeroporto chiede che si tenga un referendum e, addirittura, afferma che non è un “dogma” che l’inceneritore si faccia a Case Passerini”.
I due consiglieri regionali poi entrano nel merito della vicenda: “Ora su tutto questo dobbiamo puntualizzare due aspetti: il primo è che non è credibile una forza politica che fin qui è stata sempre chiusa al dialogo e ha sostenuto convintamente quei progetti che ora rimette in discussione. Il secondo, più grave, è che lo stesso segretario del Pd di Sesto dimostra di avere in testa soltanto calcoli elettorali. Secondo il neo segretario del Pd sestese, infatti, “le politiche sulla Piana non sono state all’altezza di tenere il consenso della popolazione”. Ma qui, non ne va del consenso della popolazione, ma della sua salute. E si rischia la definitiva distruzione della Piana dal punto di vista ambientale. Queste opere sono comunque sbagliate, e non potete accorgervene solo per paura di perdere altri Comuni”.
“Quanto al Pd nel suo complesso, – concludono – suggeriamo a Fossi e Gennai innanzitutto di discuterne, per esempio, con il capo gruppo in consiglio regionale, Leonardo Marras, che, solo pochi giorni fa, ha inveito nel suo intervento in aula contro chi è contrario all’inceneritore perché “vorrebbe trasformare il resto della Toscana nel cestino di Firenze”. Chissà se anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che mostra grandi certezze sulla possibilità di ridisegnare la piana col nuovo aeroporto, lo stadio, lo spostamento della Mercafir e, appunto, l’inceneritore di Casa Passerini, non dovrà presto invertire la rotta in vista delle prossime elezioni”.