FareCittà: “Boom di nascite, nessuna novità. Restano i problemi legati ai servizi”

CAMPI BISENZIO – Dopo le parole di ieri di Sinistra Italiana, per voce di Andrea Morreale, sul lavoro commissionato dal Comune di Campi all’Università di Firenze, Dipartimento di scienze politiche e sociali, oggi è la volta di Andrea Tagliaferri, coordinatore di FareCittà. “Siamo contenti che i dati dimostrino che Campi è uno dei Comuni con […]

CAMPI BISENZIO – Dopo le parole di ieri di Sinistra Italiana, per voce di Andrea Morreale, sul lavoro commissionato dal Comune di Campi all’Università di Firenze, Dipartimento di scienze politiche e sociali, oggi è la volta di Andrea Tagliaferri, coordinatore di FareCittà. “Siamo contenti che i dati dimostrino che Campi è uno dei Comuni con maggiori potenzialità – dice Tagliaferri – ma tutto questo ottimismo dimostra come non si abbia la minima conoscenza della storia del Comune di Campi oppure si finga di non conoscerla”. “Si parla di città giovane, come novità dell’ultima ora: il titolo di città giovane – aggiunge – Campi lo detiene da decenni, è un dato consolidato ormai. Se nel 2017 età media dei campigiani era 42,7 anni nei quindici anni precedenti era sempre più bassa di questo valore, quindi nessuna novità. Pensiamo poi al boom demografico cosi viene descritto: se nel 2017 i nuovi nati erano 394, nei quindici anni precedenti a partire dal 2011 erano sempre ampiamente al di sopra dei 400. Quindi anche in questo caso nessun boom demografico”.

“Il dato sul verde pubblico davvero non può non essere rettificato: l’amministrazione di Campi nei suoi 6 anni di governo non ha aggiunto un solo metro quadrato di nuovo verde pubblico; se Campi è la città più verde della provincia, questo lo si deve all’opera lungimirante dei suoi predecessori. Noi chiediamo al sindaco di indicare ai campigiani in che modo ha contribuito a rendere Campi una città verde, con atti e numeri concreti”.

“Fatta chiarezza per amore di verità – conclude Tagliaferri – siamo contenti che Campi si confermi un Comune forte attrattore dopo oltre 20 anni di sviluppo socio-economico; restano però grandi incognite sul livello di servizi che già oggi appaiono insufficienti, mi riferisco per esempio al trasporto pubblico e ai servizi scolastici. Speravamo in un cambio di passo da parte dell’amministrazione dopo lo scadente risultato elettorale ma a quanto pare non c’è ancora la piena volontà di occuparsi seriamente e sinceramente di Campi Bisenzio, con una pianificazione che possa avere lo sguardo lungo ai prossimi venti anni, su questo siamo stati e saremo sempre propensi al confronto”.