SESTO FIORENTINO – Il giorno dopo gli allagamenti in via Rimaggio dopo la rottura in più punti e in momenti diversi della rete idrica ci accoglie una scena apocalittica. La strada è quella vicino al parcheggio dell’Inps. Si nota subito. E non solo perchè restano le tracce del fango e dei lavori alla rete idrica, ma anche perchè lungo il marciapiede sono presenti mobili, suppellettili, sacchi e assi inumidite a ricordare il disastro accaduto dalla notte tra venerdì 16 e sabato 17 novembre per tutta la giornata di domenica 18. L’ultima rottura della tubazione è avvenuta ieri sera. Garage e cantine aperte a mostrare i segni del passaggio dell’acqua. Le pareti delle stanze interrate hanno ancora l’ombra del punto in cui l’acqua è arrivata. I residenti sono stanchi, avviliti, non sanno neppure come fare a contare danni. Perchè i danni sono ingenti. C’è chi ha otto tra vespe e moto d’epoca rovinate dal fango e dall’acqua, chi invece ha la taverna inutilizzabile e si arrangia ad asciugare i documenti bagnati con il phon. E c’è chi dopo aver visto i danni provocati dall’arrivo dell’acqua nella propria abitazione ha avuto un malore: soccorso dal 118, ieri è stato operato e ora è in via di guarigione. In un magazzino, rimasto illeso, messo a disposizione da uno dei residenti, sono stati ricoverati i mobili recuperati, pile di libri salvati dal fango, suppellettili, tappeti, giochi. I residenti rimproverano a Publiacqua il ritardo con cui i tecnici sono riusciti, nella notte tra venerdì e sabato a chiudere l’acqua. “Non riuscivano a trovare – raccontano – il punto di chiusura nonostante avessero le mappe elettroniche. Abbiamo dovuto attendere ore e intanto l’acqua saliva”.
Oggi è previsto un incontro tra l’amministrazione comunale e Publiacqua per mettere a punto un programma di interventi per la sostituzione della rete idrica.