Ex Gkn, il giudice blocca in extremis i licenziamenti. Fiom: “Ha vinto l’articolo 28 contro l’azienda”

CAMPI BISENZIO – La sentenza è arrivata poche ore fa: il giudice del lavoro ha riconosciuto la condotta antisindacale dell’imprenditore Francesco Borgomeo, l’attuale proprietario a cui la Melrose Industries ha ceduto l’azienda, che a ottobre aveva fatto ripartire la procedura di licenziamento collettivo. Rispetto alla quale, dopo una serie di appelli inascoltati, la Fiom Cgil aveva […]

CAMPI BISENZIO – La sentenza è arrivata poche ore fa: il giudice del lavoro ha riconosciuto la condotta antisindacale dell’imprenditore Francesco Borgomeo, l’attuale proprietario a cui la Melrose Industries ha ceduto l’azienda, che a ottobre aveva fatto ripartire la procedura di licenziamento collettivo. Rispetto alla quale, dopo una serie di appelli inascoltati, la Fiom Cgil aveva presentato ricorso. “La sentenza del Giudice del Tribunale del Lavoro di Firenze – dicono Michele De Palma, segretario generale della Fiom-Cgil, e Daniele Calosi, segretario generale della Fiom-Cgil di Firenze Prato e Pistoia – conferma la correttezza delle posizioni della Fiom-Cgil e il comportamento antisindacale tenuto dalla controparte dall’inizio dell’intera vertenza. Infatti, è la riconferma di quanto già accaduto con l’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori contro Gkn, che ha visto il reintegro determinato per rimediare a un ingiusto licenziamento collettivo. Il giudice, oltre alla fondatezza del ricorso da noi presentato, riconosce anche l’impegno a tutela dello stabilimento che la comunità fiorentina e non solo ha dimostrato stringendosi attorno alla vertenza. Questo è l’ennesimo atto concreto a tutela di tutti i lavoratori che da quasi 3 anni sono in lotta per la difesa del proprio posto di lavoro: scioperi, manifestazioni, di una vertenza diventata simbolo che va oltre i cancelli dello stabilimento”.

“Come Fiom-Cgil, – aggiungono – insieme ai lavoratori abbiamo messo in campo tutte le iniziative a difesa dell’occupazione e per la ripresa produttiva in quello stabilimento e continueremo a farlo, vorremmo ricordare che i lavoratori metalmeccanici delle provincie di Firenze, Prato e Pistoia hanno fatto 12 ore di sciopero per sostenere questa battaglia. Ora è il momento di affrontare la fase di rilancio produttivo del sito, favorire la nascita di un condominio industriale e analizzare profondamente il piano industriale della cooperativa dei lavoratori e farne una reale possibilità di garanzia utilizzando il tempo in più che il Tribunale di Firenze ci ha concesso, forti dell’esito del ricorso che abbiamo presentato. Ci sono tutti gli strumenti per farlo, sia statali che regionali: nessuno può più accampare scuse”.

“Ringraziamo l’avvocato Andrea Stramaccia dello studio legale Bellotti e l’avvocato Franco Focareta della Consulta giuridica nazionale della Fiom-Cgil – concludono – che hanno patrocinato il nostro ricorso e che stamani ci hanno informato che il giudice ha accolto in senso positivo il nostro ricorso. La Fiom-Cgil ha messo in campo iniziative sindacali, legali e sociali per riaffermare la giustizia, tutto questo è stato possibile con la determinazione dei delegati. Attendiamo ora la deposizione della sentenza per conoscere più nel dettaglio le decisioni del giudice”.

“Aspettiamo di leggere la sentenza, – afferma la Rsu – intanto possiamo solo dire che la lotta va avanti: progetti di reindustrializzazione, azionariato popolare e il 31 dicembre tutti davanti ai cancelli per continuare a difendere il futuro di una fabbrica che sempre più persone, realtà sociali e movimenti vogliono pubblica e socialmente integrata”.