SIGNA – Sembra essere davvero vicina la svolta decisiva per il piano di recupero dell’ex cappellificio Corti. Un intervento che anche di recente è stato al centro del dibattito politico e che dopo vent’anni (l’approvazione definitiva del piano risale infatti nel 1997 mentre nel 2003 venne firmata la convenzione fra la proprietà e il Comune per la sua attuazione) è di fronte a una nuova “ripartenza” dei lavori. A presentarla questa mattina in Comune, insieme al sindaco Alberto Cristianini e all’assessore Adriano Paoli, Alessandro Nenci (amministratore Castello), Fabio Franci (responsabile dei lavori) e Sandro Fazzini (responsabile dell’impresa). “Si tratta di un intervento – ha detto il sindaco Cristianini – in una zona molto delicata del nostro Comune e che in certi casi è stato complicato anche difendere. Però siamo arrivati a un punto in cui non è più possibile tenere uno “scheletro” del genere sul territorio. Quello che presentiamo oggi inoltre è un intervento propedeutico al ripristino dei marciapiedi, dell’illuminazione e del sistema fognario, per il quale è già stato siglato un accordo con Publiacqua, e alla realizzazione di nuovi posti auto”. Per quanto riguarda la tempistica, la prossima settimana sarà firmato l’atto d’obbligo dal notaio e in tempi tutto sommato brevi sarà ufficializzato il cronoprogramma dei lavori. Quel che è certo è che “saranno realizzati in tre stralci”, come ha spiegato il responsabile dei lavori: “Il primo sarà quello relativo al tratto dalla Stella Rossa a via di San Miniato, il secondo da via San Miniato a via Cavalcanti, il terzo da via Cavalcanti a via Roma, con ambiti e tempi diversi ma sempre con un occhio di riguardo per i residenti”. Poco più di mezzo milione di euro (per la precisione 517.425 euro) il costo dell’intervento, a scomputo degli oneri di urbanizzazione, che vanno ad aggiungersi ai circa 2 milioni già spesi per l’opera di consolidamento della zona (che permette la realizzazione dei lavori in sicurezza) e il parcheggio di via di Castello; 55 le abitazioni previste con il recupero dell’ex cappellificio.
