Comunicati stampa e smentite: a colpi di dichiarazioni si sta consumando una spaccatura tutta interna al Movimento 5 Stelle di Calenzano e Sesto Fiorentino. Una situazione che sembra riflettere il momento delicato, di passaggio, che sta vivendo a livello nazionale il Movimento. Con una parte più critica nei confronti della linea dei leader Grillo e Casaleggio – e che sembra poter avere come riferimento il sindaco di Parma Pizzarotti (anche se smentisce di voler creare una corrente) – e l’ala che, dopo il passo indietro dell’ex comico, si affida al direttorio.
Andiamo per ordine: il 2 dicembre, con una nota, il consigliere comunale M5S Americo D’Elia chiedeva le dimissioni dell’altro consigliere, ex candidato sindaco, Francesco Mastroberti, richiesta che sarebbe arrivata al termine di un’assemblea degli aderenti al movimento. Ieri la smentita del capogruppo in Consiglio, Mastroberti, che dice di non aver nessuna intenzione di rassegnare le sue dimissioni e che si firma come portavoce del M5S di Calenzano.
A Sesto la situazione appare addirittura più complicata: in tarda serata, ieri dopo le 23, è arrivata una nota firmata “Ufficio Stampa Movimento 5 Stelle” in cui si spiegava che i consiglieri Mauro Ceccherini e Giovanni Policastro uscivano dal gruppo per confluire nel gruppo consiliare misto “per proseguire nel loro impegno in piena libertà”. Ma stamani Policastro, contattandoci, ha spiegato che la nota è “opera dell’ex M5S Mauro Ceccherini e di 2-3 attivisti usciti dal gruppo”. Smentendo quindi la ricostruzione data dal (ex?) collega.
Sembra che il Movimento nei due comuni stia discutendo sulla strada da prendere e su come organizzarsi, esattamente come sta accadendo a livello nazionale. Il che non è necessariamente una cosa negativa. Vista dall’esterno, però, la situazione sembra molto ingarbugliata. Chi è rappresentante del Movimento? Chi no? Perché? Penso che in entrambi i comuni i consiglieri e gli attivisti dovrebbero fare chiarezza, prima tra di se e poi verso gli altri.