La Piana ha parlato: a Calenzano il “meno” più evidente, a Signa il “più” più consistente

SESTO FIORENTINO – Intanto partiamo dai numeri, che non sempre sono fondamentali ma in certi casi aiutano a capire meglio. E i numeri, virgola più virgola meno, decimale più decimale meno, dicono tante cose. Con una premessa da fare: per quanto riguarda Campi Bisenzio, in vista delle elezioni di fine maggio o inizio giugno, non cadremo, non cadrò nel “tranello” di mettere a confronto i dati emersi dalle urne domenica scorsa con quelli delle amministrative del 2013. Certo, qualcosa possono volerlo dire ma in questo caso ciò che ci interessa è il confronto con le politiche di cinque anni fa. Numeri dicevamo e numeri siano: nella Piana, nei Comuni che seguiamo quotidianamente, Calenzano é risultato il territorio dove il Pd in particolare e la coalizione di centro-sinistra in generale hanno registrato la perdita maggiore di consensi (-15%), seguito da Sesto Fiorentino (-13%), Signa e Campi (entrambi con il 10% in meno) e Lastra a Signa (-3%). Passando invece al centro-destra, il balzo in avanti più importante si é registrato a Signa, +12%, seguita da Campi (+10%), Calenzano e Sesto alla pari (+8%) e Lastra a Signa (+7%). Più flebile la crescita del Movimento 5 Stelle, che si é attestata al 3% a Campi, Signa e Sesto e al 2% a Calenzano e Lastra a Signa. Numeri e percentuali che la dicono lunga sul momento storico che stiamo vivendo, non solo nelle grandi città ma anche nella cosiddetta provincia, che é sempre lo specchio di ciò che avviene “salendo di livello”. “Rebus maggioranza”, “Alle urne nell’incertezza”: questi i titoli di due dei principali quotidiani italiani domenica mattina, a urne appena aperte. E se nel primo caso non possiamo che essere d’accordo, nel secondo lo siamo un po’ meno, visto che gli italiani, in questo caso i cittadini della Piana, hanno dato una chiara indicazione di voto. Ribaltato anche il titolo del “Corriere della Sera”, sempre di domenica mattina: “Voto: il nodo dell’astensione”. Con una media intorno all’80% i cittadini la loro l’hanno voluta dire, eccome se l’hanno voluta dire. Lo hanno dimostrato anche le lunghe file ai seggi, dove il tagliando antifrode (soluzione lodevole contro le truffe ma sicuramente migliorabile…) ha generato lunghe file e anche diverse perdite di pazienza, anche se inferiori a quella che é stata una giornata di caos elettorale. Adesso però tocca a Roma, la Piana e il resto d’Italia hanno espresso quello che pensavano. E la nostra speranza, in questo caso, é che il caos sia… leggermente inferiore.