
PIANA FIORENTINA – Lo possiamo dire che, a conclusione delle tornate elettorali nei tre Comuni interessati dal voto (Calenzano, Lastra a Signa e Signa), politicamente è una Piana spaccata in due o qualcuno si offende? Già, perché probabilmente mai come questa volta, sia fra gli elettori che tra le forze politiche, non dovunque con la stessa intensità sia chiaro, è stata spesso la suscettibilità ad avere il sopravvento. Suscettibilità che spesso si è trasformata in vero e proprio “veleno”. Una suscettibilità dettata molto probabilmente dall’importanza della posta in gioco ma che, è solo il mio modesto parere, c’è sicuramente chi è più attendibile del sottoscritto, non ha certo giovato, come ampiamente dimostrato anche dall’astensionismo, ulteriormente certificato dai numeri. Ma, chiusa questa parentesi, tuttavia doverosa (ah, noi non siamo certo “l’antidoto”…), concentriamoci sui risultati delle urne e di tre Comuni (Calenzano, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino) adesso più spostati a sinistra, mentre Lastra a Signa e Signa sono rimasti a guida Pd. Una divisione netta, anche in termini territoriali e con visioni politiche altrettanto differenti su tanti dei temi che riguardano la vita di ognuno di noi. Non spetta certo a Piananotizie, né tanto meno a chi scrive indicare la strada da seguire per tentare di trovare una visione “abbastanza comune” per il futuro di chi vive nella Piana. Certo è che gli ultimi anni ci hanno insegnato che non sempre – o spesso – non è così scontato. Da parte nostra vanno i migliori auguri di buon lavoro ai neo sindaci (Emanuele Caporaso e Giuseppe Carovani) e a chi è stato confermato (Giampiero Fossi). Il futuro ci dirà se questa “spaccatura” possa essere un valore aggiunto (non sempre la diversità di vedute è un limite) oppure no. Noi saremo lì, pronti a raccontare l’una o l’altra via.