FIRENZE – Si affidano a Facebook Monia Monni, vice capo-gruppo del Pd in consiglio regionale, e il suo collega Francesco Gazzetti per spiegare, dopo l’addio a Case Passerini, “cosa sia necessario fare per rendere pienamente sostenibile la decisione di affidarsi all’economia circolare nella gestione dei rifiuti”.
Quello che abbiamo di fronte è un passaggio tanto delicato quanto fondamentale per la Toscana e le nostre comunità. Una fase caratterizzata da scelte che non si compiono senza confronto con i territori, né guardando a un territorio solo, ma valutandone gli effetti nella loro interezza e complessità. Per questo oggi possiamo provare a ottenere due risultati: sostenere un investimento che potrebbe rappresentare una delle esperienze più avanzate di economia circolare e rimuovere dalla pianificazione l’impianto di Case Passerini. Queste due scelte si tengono solo se saranno portate avanti nel segno della sostenibilità. Sostenibilità del ciclo dei rifiuti, che deve essere sempre più improntato alla creazione di valore e quindi al recupero della materia ed essere, dunque, non banale gestione di un problema, ma un processo industriale compatibile con l’ambiente, sicuro e che crei opportunità di buona occupazione. Sostenibilità sociale, con percorsi di coinvolgimento della cittadinanza che deve essere informata e resa parte attiva di questo processo di cambiamento. Riteniamo indispensabile, per esempio, attivare lo strumento dell’inchiesta pubblica, ma anche strutturare forme di controllo da parte dei cittadini in ogni fase realizzativa e di gestione degli impianti. Sostenibilità ambientale, non legata soltanto alla presenza del singolo impianto, ma in un’ottica che abbracci l’intero territorio prima e l’intero sistema poi. Riteniamo, quindi, indispensabile la stipula di accordi specifici dove all’investimento in economia circolare siano affiancati altri investimenti che guardino alle necessità dei territori di Livorno e Collesalvetti: chiamiamolo “Patto per Livorno” e iniziamo a lavorarci subito. In un’ottica di sistema, invece, sarebbe poco credibile spingere sull’economia circolare senza spingere contemporaneamente sulla riduzione progressiva del ricorso alle discariche, a partire da quella del Limoncino, che, per noi, va cancellata. Una forza che occupa decisamente il campo della sinistra italiana ed europea, come quella che orgogliosamente rappresentiamo, non può prescindere dal tenere assieme tutte queste questioni. Il gruppo consiliare del Pd in Regione non ha ceduto, e lo rivendichiamo con forza, a trazioni territoriali che avrebbero messo a rischio la tenuta del sistema complessivo. Questa strada, che vogliamo provare a contribuire a tracciare, non avrà territori vincenti e territori perdenti. Non è il frutto di interessi di campanile e non si preoccupa di risolvere i problemi di un solo territorio non facendosi carico delle ricadute complessive. A noi interessa Sesto quanto Livorno, noi lavoriamo per una risposta complessiva, non solo locale.
È una strada che, se sarà percorsa con attenzione estrema a tutti i temi che abbiamo evidenziato e che lavoremo per inserire nella risoluzione che il Pd porterà in aula, permetterà a tutta la Regione di fare un passo avanti nel segno della sostenibilità, quella vera, quella che riguarda tutti e non solo alcuni. Per questo abbiamo deciso di firmare questo post congiunto. Per dire che cammineremo insieme sulla strada di questo cambiamento che, per essere pienamente sostenibile, non deve lasciare nessuno indietro. E, insieme, come rappresentanti del territorio livornese e di quello della Piana fiorentina, faremo tutto quanto ci sarà possibile per tracciare la strada giusta.