PIANA FIORENTINA – E’ una durissima presa di posizione quella di Dario Montanaro, presidente Ancl (Aassociazione nazionale consulenti del lavoro) e riassunta nel comunicato appena arrivato alla nostra redazione. Un comunicato in cui l’associazione “invita i propri associati – si legge nell’intestazione – a non fare rispettare le assurde e contraddittorie disposizioni dettate da Inps e Ministero del lavoro con la circolare 129 del 13 novembre scorso, che da un giorno all’altro cambia le regole operative e contraddice disposizioni simili pubblicate solo il giorno precedente”.
Entrando nello specifico della presa di posizione, “al pari di molte altre categorie sociali, – continua il comunicato – i nostri associati sono stremati oltre che dalla paura e dal rischio per la salute, anche dall’assurdo ed insensato vortice di norme, comunicati stampa, post, circolari che descrivono
una situazione grottesca ed assurdamente mortificante professionisti ed imprese. L’associazione purtroppo non ha dubbi, il fine del sistema statale è “creare confusione”. In questa situazione i professionisti e le imprese non hanno altri strumenti se non quelli della disobbedienza civile finalizzata alla propria sopravvivenza fisica e psicologica”.
Parole che lasciano spazio a pochissime interpretazioni: “Già i contenuti normativi dei decreti Ristori e Ristori bis sono sostanzialmente incomprensibili e non era chiaro chi dovesse essere interessato dalla sospensione dei versamenti che scadevano dopo pochi giorni; a tale confusione si aggiungono le disposizioni dell’Inps, controllato dal Ministero del lavoro. Non è più possibile rispettare le regole se, da un giorno all’altro, in una situazione sociale ed economica gravissima, un ente pubblico emana una disposizione amministrativa a 4 giorni dalla scadenza (il 12 novembre), che prevede la sospensione dei versamenti in scadenza (al 16 novembre) per le aziende interessate e operanti nelle zone rosse e arancioni e il giorno dopo (il 13 novembre – a tre giorni dalla scadenza, quindi un giorno lavorativo prima della stessa) con assoluta arroganza, incoscienza e leggerezza, cambia le disposizioni e stabilisce che la sospensione riguarda solo le aziende operanti nelle zone rosse”.
“Aggrava la situazione – conclude il comunicato – il fatto che questa assurdità riguarda le aziende che sono state già messe in ginocchio dai nuovi Dpcm che limitano e chiudono le loro attività già da diverse settimane. L’Ancl nazionale invita i propri associati a non considerare le disposizioni della circolare numero 129/2020 dell’Insp e a proseguire nell’operare la sospensione, consigliando alle proprie imprese clienti di sospendere i
versamenti scadenti il prossimo 16 novembre. Ancl Nazionale chiede agli organi di governo di porre rimedio normativo all’assurda situazione che è stata creata in un ennesimo momento delicato per la nazione. L’Ancl nazionale, consapevole delle assurdità che si possono realizzare all’interno del sistema della pubblica amministrazione di questo paese, anticipa agli associati che provvederà a dare loro ed ai loro clienti, assistenza legale gratuita per eventuali sanzioni che dovessero derivare dalla suddetta sospensione dei versamenti”.