SESTO FIORENTINO – Viviamo in un’epoca in cui la comunicazione si fa colpi di social, di “click”, di “mi piace”. Lo dimostra anche l’ultimo “duello”, quello appunto a colpi di Facebook sull’impianto di incenerimento di Case Passerini, vinto per il momento da chi è favorevole. Un dato puramente numerico, che non è certo verità assoluta ma che i rappresentanti del gruppo “Figli che vogliono l’inceneritore” hanno voluto mettere in evidenza. “Ora – spiegano in una nota – resta da attendere la sentenza del Consiglio di Stato. Le sorti dei rifiuti di Firenze Metropolitana non sono ancora segnate. 11.200 “mi piace” sulla pagina Facebook dei “Figli che vogliono l’inceneritore”, che dopo un anno e quattro mesi di attività in rete lasciano al palo le “Mamme no inceneritore” oggi a quota 10.746. Una soddisfazione enorme: abbiamo dato prova che anche una piccola associazione come gli Amici della Terra (nella foto il presidente Sergio Gatteschi), con un bilancio risicato, può smascherare le falsità che i nemici del buon senso diffondono a piene mani sulla rete e sul territorio”.
“In questo anno di lavoro – aggiungono – abbiamo dimostrato, con abbondanza di analisi e prove sul campo, che sui rifiuti occorre costruire e migliorare un ciclo, dalla riduzione dei rifiuti al loro smaltimento, che coinvolga cittadini, imprese e amministrazioni. In questa sequenza il recupero energetico dalla frazione residua dei rifiuti ha il suo ruolo, come la raccolta differenziata ed il riutilizzo delle materie seconde. Chi nega il recupero energetico spezza la catena, che non funziona più o non inizia nemmeno a funzionare: anche la scorsa estate abbiamo visto il fallimento delle politiche di chi non si è fornito di impianti, e che spedisce, come Roma e Napoli, i suoi rifiuti veri sulle comunità vicine e lontane, con aggravio di costi e di impatto ambientale”.
Duello a colpi di Facebook: I “Figli che vogliono l’inceneritore” sorpassano le “Mamme no inceneritore”
SESTO FIORENTINO – Viviamo in un’epoca in cui la comunicazione si fa colpi di social, di “click”, di “mi piace”. Lo dimostra anche l’ultimo “duello”, quello appunto a colpi di Facebook sull’impianto di incenerimento di Case Passerini, vinto per il momento da chi è favorevole. Un dato puramente numerico, che non è certo verità assoluta […]
