D’Elia (M5S): “Pretendo le scuse dal Consiglio”

CALENZANO – Il consigliere Americo D’Elia del Movimento 5 Stelle, in una nota, scrive “pretendo le scuse perché sono stati lesi i miei diritti da consigliere e rappresentante dei cittadini”. Nel consiglio comunale, prosegue D’Elia “dopo la mia ennesima denuncia in merito al disastro dei lavori che Autostrade Spa stanno facendo sul territorio e della discarica […]

CALENZANO – Il consigliere Americo D’Elia del Movimento 5 Stelle, in una nota, scrive “pretendo le scuse perché sono stati lesi i miei diritti da consigliere e rappresentante dei cittadini”.

Nel consiglio comunale, prosegue D’Elia “dopo la mia ennesima denuncia in merito al disastro dei lavori che Autostrade Spa stanno facendo sul territorio e della discarica di terre di riporto di Autostrade nel parco delle Carpugnane, della mancata riscossione di centinaia di migliaia di euro di fideiussioni a seguito di lavori privati fatti in convenzione con alcune società dal 2005 e 2006” afferma che “sono stato bloccato dal presidente del Consiglio – prosegue D’Elia – perché stavo trasmettendo la mia interrogazioni in diretta live sulla mia pagina Facebook riprendendo solo ed esclusivamente la mia persona. La stessa ha richiamato un regolamento che non esiste. Infatti il regolamento del consiglio comunale composto da 81 articoli non fa alcun  accenno a tale divieto”. D’Elia sostiene che “lo stesso garante della privacy ha avuto modo di pronunciarsi in più occasioni in ordine all’utilizzo di apparecchiature video fotografiche durante le sedute consiliari, evidenziando che il testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali garantisce espressamente la pubblicità degli atti e delle sedute dell’organo consiliare comunale, demandando ad uno specifico regolamento comunale l’introduzione di eventuali limiti a detto regime di pubblicità (artt. 10 e 38 unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali,d.lg. n.267/2000)”.

“Per tanto – prosegue nella nota D’Elia – c’è solo una spiegazione a quello che è accaduto ieri, perché non si può credere che un presidente del consiglio ‘pagato per il lavoro che fa’, dai cittadini di Calenzano dopo due anni e mezzo non conosce il regolamento. Il PD ha voluto interrompere la mia denuncia e non mi voleva fare parlare”.