SIGNA – Il fisico scolpito di John Cena o Hulk Hogan (senza andare troppo indietro nel tempo agli anni del “Catch”), le vittorie per “schienamento”, il sogno di disputare un incontro. Nell’immaginario di tanti ragazzi degli anni Novanta e Duemila il wrestling, quello combattuto ad alti livelli, ha rappresentato e rappresentato un sogno irraggiungibile. Quasi, se guardiamo al giorno d’oggi. Quasi perché c’è un signese, poco più che ventenne, Filippo Allegri, che ha deciso di provarci sul serio. Calcio e basket sono stati gli sport che ha provato nella sua adolescenza ma fin da piccolo il wrestling è sempre stata la sua grande passione. E così, una volta terminati gli studi al Buzzi e aver lavorato un anno come informatico, la decisione: “Vado in America”. In verità, a 14 anni aveva già provato a Troghi, dove il wrestling si faceva amatorialmente. Poi, a gennaio di quest’anno, il “grande salto”, la Texas Wrestling Academy di Rudy Gonzlaes, a St Antonio, dove sta “studiando” da wrestler, con il nome di “Italian Sensation” e dove lo abbiamo raggiunto via Whatsapp. Potenza della tecnologia: io seduto nel salotto della sua casa, insieme alla mamma Manuela, lui a migliaia di chilometri ma come se fosse seduto accanto a me. “Ho sempre guardato il wrestling in televisione – racconta – e ho lavorato un anno per mettere da parte un po’ di soldi per poi provare a inseguire il mio sogno”. Con una trafila burocratica non di poco conto e scartoffie da compilare che poi finalmente gli hanno permesso di ottenere il permesso per restare nel Texas, almeno fino a dicembre. Con giornate che sicuramente non sono leggere: “La mattina mi alleno in palestra, poi il pranzo, il pomeriggio, fino a tardi, l’allenamento si sposta sul ring”. Mentre nel tempo libero che gli rimane, soprattutto nel fine settimana, gli piace “girare per il centro di St Antonio”. Insieme a lui altri quindici aspiranti wrestler, fra cui anche cinque ragazze: “Ho legato con tutti, gli allenamenti sono duri ma è bello provarci insieme agli altri”. Due incontri alle spalle, uno vinto e uno perso, con tanto di richiesta di autografo, il che fa capire quanto sia grande negli States la passione per quella che, secondo Wikipedia, “è una forma di spettacolo e intrattenimento nel quale si combina l’esibizione atletica con quella teatrale, la cui origine risiede nelle esibizioni di compagnie itineranti in fiere di paese”. La foto di apertura? Quella di Hulk Hogan, uno degli idoli di Filippo. Computer e telefono, come ci ha ribadito anche mamma Manuela, adesso più di prima rappresentano due elementi fondamentali nella vita di Filippo e della sua famiglia, con i collegamenti via Skype (nove le ore di differenza) anche mentre sono seduti a tavola o per guardare una partita di calcio in televisione comodamente seduto… dall’altra parte dell’Oceano. Ancora ovviamente è presto per sapere quale sarà il futuro. Certo è che quella di Filippo è davvero una bella scommessa, un’esperienza sicuramente non comune e che, proprio per questo, a noi di Piananotizie piace sostenere.
Da Signa al Texas per inseguire il sogno di diventare wrestler
SIGNA – Il fisico scolpito di John Cena o Hulk Hogan (senza andare troppo indietro nel tempo agli anni del “Catch”), le vittorie per “schienamento”, il sogno di disputare un incontro. Nell’immaginario di tanti ragazzi degli anni Novanta e Duemila il wrestling, quello combattuto ad alti livelli, ha rappresentato e rappresentato un sogno irraggiungibile. Quasi, […]
