CALENZANO – Sono comparsi per la prima volta in un romanzo proprio con Pinocchio, i carabinieri si vedono in un disegno di Carlo Chiostri che suscitò subito uno scandalo per aver messo i carabinieri in un ruolo troppo giocoso per l’epoca, mentre arrestano il burattino creato da Carlo Lorenzini in arte Collodi. Da allora l’Arma ha continuata ad esercitare fascino e interesse passaando dalle pagine di Pinocchio alla Tv, in epoca molto più recente: dal Maresciallo Rocca interpretato da Gigi Proietti a don Matteo. All’Arma dei Carabinieri sarà dedicata una mostra dal titolo “Carabinieri 200 anni l’Arma di noi tutti” che si terrà dal 21 dicembre prossimo fino all’11 gennaio 2015 al centro espositivo St.Art di via Garibaldi a Calenzano. La mostra, curata da Agostino Barlacchi, è promossa dal Comune e dall’Atc (Associazione turistica di Calenzano) in collaborazione con l’Associazione Nazionale Carabinieri. Si tratta di una rassegna storico-commemorativa del corpo più amato da tutti gli italiani che riassume appunto il suo cammino iniziato nel giugno 1814 per volere di Vittorio Emanuele I re di Sardegna che lo fondò proprio nell’isola con lo scopo di fornire al regno un corpo di polizia.
Il nome deriva dall’arma che i Carabinieri avevano in dotazione e cioè una “carabina” mentre i colori dello scarlatto e del turchino del pennacchio sulla feluca dell’alta uniforme furono scelti dal re Carlo Alberto del 1833 in segno di ringraziamento per averlo salvato durante la battaglia di Pastrengo. “Nel 1861 i Carabinieri divengono Arma – spiega Barlacchi – suddivisi nei ranghi di cavalleria, artiglieria, e fanteria del regio esercito. Sempre in prima linea fra le battaglie più celebri come quelle di Pastrengo, Custoza, presa di Roma insieme ai Bersaglieri poi le guerre in Etiopia, nel primo conflitto mondiale, e nel secondo in Libia, Albania per quegli ideali di legalità e libertà della propria patria. Ecco perché l’Arma è sempre nel cuore degli italiani sia per il concorso alla difesa del proprio Stato con eroi celebri come Salvo D’Acquisto che fu fucilato dai tedeschi nel 1943, oppure con storia di oggi il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa che venne ucciso dalla mafia a Palermo”.
Da Pinocchio al Maresciallo Rocca, a Calenzano una mostra sull’Arma dei Carabinieri
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